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Torture russe, ecco le prove

Non ci sono stati solo gli orrori di Bucha, sobborgo di Kiev in Ucraina. Anche Izium, nella parte orientale del paese è recentemente diventata tristemente famosa per gli orrori che le truppe ucraine e i giornalisti hanno trovato una volta che i russi hanno abbandonato la cittadina.

Izium è servita da base per le truppe russe per circa sette mesi. Qui le torture verso militari ucraini e civili erano la routine. Almeno una decina i luoghi di prigionia scoperti. La signora Lyudmila ha perso un figlio. Arrestato mentre era andato nel bosco a raccoglire erbe per il the e mai più rientrato a casa.

Quello che resta a Lyudmila sono solo un paio di foto sbiadite e le foto dei documenti del figlio scomparso: “Chi lo ha ritrovato ha detto che era impossibile da riconoscerlo. Gli hanno sparato alle mani, rotto le costole e il suo volto era irriconoscibile”. Secondo la procura ucraina le torture erano solo per terrorizzare la popolazione civile e non erano nemmeno giustificate per ottenere informazioni di intelligence.

Fonte: Euronews

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