HomeSaluteTorna il Covid? Attenzione a Pirola JN.1

Torna il Covid? Attenzione a Pirola JN.1

Dopo un periodo di relativa quiete, in cui si è pensato di aver praticamente sconfitto il virus, il Covid si riprende lentamente la scena sulle cronache internazionali. Non c’è al momento una condizione di allarme e il quadro non è paragonabile a quello da incubo del recente passato, eppure il Covid torna a destare non poca preoccupazione. La situazione si fa degna di nota, in particolare, negli Stati Uniti, dove si raccomanda nuovamente di indossare le mascherine per cercare di contrastare il contagio.

Il Covid non solo torna a far paura in Italia, ma anche negli Stati Uniti, dove la situazione è piuttosto delicata e si raccomanda nuovamente di indossare le mascherine.
Quanto detto, come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, viene riferito dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) con il direttore, Mandy Cohen, che ribadisce apertamente l’importanza dell’uso della mascherina in questo specifico periodo dell’anno.

In tutte le strutture ospedaliere americane l’uso della mascherina ormai sta diventando nuovamente abituale tra tutti gli operatori sanitari e medici, ma anche tra i pazienti e visitatori. I dati, infatti, parlano chiaro: i contagi con il virus respiratorio sinciziale sono elevati, i casi da Covid-19 continuano ad aumentare e si osserva una rilevante crescita delle polmoniti. Dunque, i sanitari americani stanno sollecitando l’intera popolazione, in particolare gli over 65, ad affrettarsi ad effettuare tutte le vaccinazioni disponibili e a prendere tutte le precauzioni possibili quali: usare le mascherine, ventilare gli ambienti chiusi e lavarsi spesso le mani.

“In Italia – rimarca Adnkronos – i contagi potrebbero crescere per altre 3-4 settimane e anche nel nostro paese è necessario fare attenzione alla variante Pirola e in particolare ad una ‘nuova versione’. La variante identificata con la sigla BA.2.86 insieme alla sua ‘famiglia’ è in “costante aumento” a livello globale. Lo segnala l’Organizzazione mondiale della sanità, dopo l’ultima riunione del Gruppo consultivo tecnico sulla composizione del vaccino Covid (Tag-Co-Vac), il 4 e il 5 dicembre. I sintomi legati a Pirola sono rappresentati da febbre a 38 che dura qualche giorno, mal di testa costante e un raffreddore spesso accompagnato da tosse e mal di gola. In questo periodo, con le festività di Natale alle porte, è facile scambiare questo quadro clinico per un’influenza stagionale. Gli esperti suggeriscono di proseguire con l’attuale ‘ricetta’ del vaccino aggiornata a Kraken (XBB.1.5), ritenendola efficace contro le varianti circolanti, evidenziando comunque che “Sars-CoV-2 continua a circolare e a evolvere”, e incoraggiando “fortemente” a proseguire con la sorveglianza virale e il monitoraggio della risposta ai vaccini”.

“Al 2 dicembre 2023 – informa l’Oms in una nota – i lignaggi discendenti di XBB, inclusi XBB.1.5, XBB.1.16” o Arturo, “EG.5” o Eris, “HK.3 e HV.1, rappresentavano il 73% delle sequenze genetiche disponibili” sulla piattaforma “Gisaid e da allora questa proporzione è diminuita”. Trend opposto per ‘Pirola & Co.’: “La quota di BA.2.86 e dei suoi lignaggi discendenti, compreso JN.1, è in costante aumento. Al 2 dicembre BA.2.86 e i suoi lignaggi discendenti, incluso JN.1, rappresentavano il 17% delle sequenze disponibili in Gisaid, oltre la metà delle quali erano JN.1”. “La variante di interesse BA.2.86, il cui primo campione è stato raccolto nel luglio 2023 – ricorda l’Oms – presenta 36 sostituzioni di aminoacidi rispetto a XBB.1.5”, anche in “siti antigenici chiave nella proteina Spike”. Ma perché bisogna prestare attenzione in particolare alla ‘versione’ JN.1? “Rispetto a BA.2.86, ha una sostituzione aggiuntiva nella proteina Spike”.

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