“La presenza di un commissario e quella di piano rifiuti devono viaggiare insieme. Sui termovalorizzatori c’è una chiara corrispondenza tra me e Schifani. Il primo atto che occorre lo farà Renato Schifani da commissario, se non lo farà l’Ars, è l’approvazione del piano rifiuti”. Lo ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin sulla possibile realizzazione di termovalorizzatori in Sicilia, rassicurando il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sulla volontà del governo nazionale di esitare una norma che andrà a disciplinare l’iniziative e consentire la realizzazione delle opere auspicate dal governo siciliano
“L’avvio della procedura per i lavori del termovalorizzatore non risolve automaticamente tutto – ha detto Pichetto Fratin -. Devo avere un piano rifiuti che preveda la differenziata con determinate caratteristiche, perché nel termovalorizzatore o nell’inceneritore non posso conferire qualsiasi cosa. Ci sono tante eccellenze in questa regione, comuni che hanno numeri da fare invidia, mentre altri no, anche se poi non è “rose e fiori” neanche il Nord, dove ci sono aree rilevanti dove non c’è la differenza che si deve fare e neanche i termovalorizzatori. Alcune regioni, come ad esempio la Toscana, non hanno neanche un piano che preveda un termovalorizzatore”.
“Noi paghiamo milionate alla Germania e alla Danimarca per mandare li i rifiuti e poi paghiamo sempre a loro delle milionate per comprare l’energia” “Per la Sicilia il primo decreto utile che faremo, dove si dichiara ammissibile la norma – conclude Pichetto Fratin – conterrà la nomina del commissario, nella figura del presidente della Regione. La norma l’abbiamo scritta in raccordo con gli uffici della Regione. A quel punto il primo atto sarà la definizione, come detto, del piano rifiuti e avvio delle procedure per i termovalorizzatori”.
