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Tentano la truffa ma sbagliano e chiamano il Comandante dei CC: denunciati 2 ucraini

Sapienza contro le mafie: dalla parte della Costituzione Aspettando il 23 maggio nella foto Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri (ROMA - 2022-05-16, Stefano Carofei) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Mai destinatario fu più sbagliato per gli autori di una tentata truffa. Così due cittadini di origini ucraine, senza saperlo, hanno contattato Teo Luzi, il comandante generale dellʼArma dei Carabinieri. Volevano estorcergli quasi 5mila euro con il solito trucco del messaggio inviato da un parente. “Mi hanno scritto come se fosse mia figlia – ha spiegato il generale – dicendo che usava in emergenza il numero di un amico e che aveva bisogno di un bonifico istantaneo di 4.900 euro”.

Al militare hanno inviato messaggi che ormai sono diventati routine. Per intenderci: «Papà mi si è rotto il cellulare, non ho i codici di sblocco della sim… mi puoi mandare dei soldi che devo fare un pagamento urgente?». Sono trucchi che funzionano molto più spesso di quanto si possa immaginare, in base alle notizie di reato inviate alle procure di tutta Italia.

Il comandante, come riporta il Fatto Quotidiano, a quel punto ha tenuto impegnati al telefono i truffatori per consentire ai Carabinieri di individuarli e smascherarli. In base a quanto ricostruito da Repubblica, si tratterebbe di un 21enne di origine ucraina e della madre 45enne. Quando sono partite le ricerche per localizzare i due, una volta individuata la macro area genovese gli accertamenti sono passati ai carabinieri del Nucleo investigativo del capoluogo ligure, diretti dal colonnello Michele Lastella, che già stavano indagando su truffe del genere.

I Carabinieri sono risaliti all’appartamento “base” della coppia, in un palazzo di Sampierdarena, nel ponente cittadino. Qui i militari hanno trovato più di un computer, una marea di telefoni cellulari e di sim card, oltre a 25mila euro in contanti.

Madre e figlio – come riportato da Repubblica – sono stati denunciati per truffa e tentata truffa aggravata. Gli stessi carabinieri invitano a diffidare sempre da questo tipo di messaggi, soprattutto su WhatsApp, e di contattare immediatamente la persona che apparentemente si trova in difficoltà. O in modo diretto, oppure tramite parenti o conoscenze comuni.

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