TAORMINA – Comincia lo scontro finale per la sindacatura di Taormina e la prospettiva che si va delineando a grandi passi sembra essere quella dell’uno contro tutti. La discesa in campo di Cateno De Luca ha avuto – come ampiamente prevedibile – un impatto deflagrante in città e soprattutto sulla politica taorminese, stordita, ancora dubbiosa sulla reale volontà dell’ex sindaco di Messina di andare fino in fondo e per alcuni versi speranzosa che si faccia da parte e desista dal tentativo di correre alle Comunali a Taormina.
A questo punto chi rimane in campo nella corsa alla futura sindacatura di Taormina? Cambierà, per forza di cose, la strategia del sindaco in carica Mario Bolognari, intenzionato a compattare il suo fronte e difendere la sua fascia tricolore.
Rimane concreta la possibilità di una candidatura a sindaco di Mario D’Agostino, altro autorevole pretendente che ha i numeri per determinare la partita, anche se qui bisognerà capire (e fare i conti con) la posizione della moglie Lucia Gaberscek. L’attuale presidente del Consiglio comunale di Taormina vorrebbe proseguire il suo impegno in politica, da sempre gode di buoni rapporti con De Luca e potrebbe anche prendere in considerazione l’ipotesi di ribaltare il fronte e traghettare sul fronte dello scatenato di Fiumedinisi.
E poi c’è l’ex sindaco di Taormina Mauro Passalacqua, nome sempre più corteggiato dall’opposizione e che rimane al momento in pole position nel tentativo di quest’area politica di compattarsi e trovare un candidato al quale affidare il compito, non semplice, di respingere l’assalto dello “straniero”. Una missione che, d’altronde, Passalacqua conosce e ha già portato a compimento con successo nel 2008, quando sconfisse Carmelo Briguglio e divenne sindaco della città.
Chi è già pronto poi a dire la sua è, infine, Eddy Tronchet, che non vuole più aspettare i vari tavoli politici locali e pare ormai determinato a rompere gli indugi e rilanciare la sua candidatura, avviando un suo percorso. Tronchet ha già detto a chiare lettere di avere tutta l’intenzione di confrontarsi con De Luca.
A Taormina il clima si scalda e il tempo della solita pretattica e del “cazzeggio paesano” è finito. Ora si fa sul serio. Si va alla resa dei conti finale per la sindacatura e i colpi di scena sono solo all’inizio.
