TAORMINA – I mezzi pesanti non dovrebbero transitare da questa strada già dal 2019, eppure continuano a passare e hanno acuito la situazione critica della centralissima Via Roma. Così, a Taormina, sulla parallela che scorre a monte della baia di Naxos e Villagonia, ai piedi della piazza IX Aprile, si è registrato nelle scorse ore un sopralluogo dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Messina. I VF della Caserma di Letojanni hanno monitorato le condizioni dell’arteria che da tempo soffre per una raccolta delle acque non ottimale e si allaga in concomitanza con le piogge, come avvenuto anche nell’ultimo inverno. Ed è stato anche monitorato un tratto di muro di questa arteria. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza e a pubblica incolumità.
Nell’ottobre 2019, la casa municipale ha disposto con apposita ordinanza del Comando di Polizia locale, in via precauzionale, lo stop al transito veicolari per i mezzi del peso superiore a 2 tonnellate in vista delle opere di messa in sicurezza di un tratto di strada della Via Roma, nella parte antistante la Scesa Bastione. Per questo, oltre allo stop al passaggio dei mezzi pesanti nelle antistanti zone di Via Pietro Rizzo e piazza Santa Domenica e proprio in Via Roma, venne da quel momento in poi vietata anche la sosta dei veicoli. Ma quel divieto in pratica non è stato osservato a dovere, alcuni mezzi superiori a quelle 2 tonnellate hanno proseguito il loro transito in questa arteria e di conseguenza le condizioni di sicurezza della Via Roma potrebbero essersi indebolite ulteriormente. Per questo i Vigili del Fuoco potrebbero chiedere, a questo punto, al Comune di Taormina di effettuare al più presto le opportune verifiche con le strumentazioni del caso, con attrezzature idonee come ad esempio i fessurimetri ed i vetrini che vengono utilizzati in queste circostanze.
Di certo si tratta di un’arteria strategica per la circolazione di Taormina, che negli ultimi anni è stata anche interessata da un clamoroso allagamento a seguito del quale diversi mezzi sono stati quasi sommersi dal livello delle acque. E si è quindi temuto, a più riprese, che per problemi dovuti ad una non ottimale raccolta delle acque, il tracciato fosse a rischio di frana, anche se poi la chiusura è stata scongiurata. Ora è il momento della verità.
