TAORMINA – L’opposizione prosegue il suo “corteggiamento” all’ex sindaco di Taormina, Mauro Passalacqua, per convincerlo a scendere in campo alle elezioni del 2023 e diventare il leader dell’aggregazione che dovrebbe sfidare l’Amministrazione uscente (o quel che ne rimarrà se non dovesse ricandidarsi Mario Bolognari).
Al momento sul nome di Passalacqua c’è chi ha già aperto e chi, invece, ha altre idee. Alla prospettiva di un progetto insieme a Passalacqua avrebbe aperto Salvo Cilona (candidato sindaco alle comunali del 2018). Prendono in considerazione senza pregiudizio l’opportunità di un’intesa con Passalacqua anche altri big di questo fronte politico come Bruno De Vita ed Eligio Giardina, pronti a dialogare con l’attuale presidente del Consorzio Rete Fognante.
Al contrario sarebbe di diverso avviso l’ala più intransigente dell’opposizione, con Antonio D’Aveni e Andrea Raneri, pronti a stringere tra loro un patto politico per il 2023 ed intenzionati entrambi a giocarsi sino in fondo le proprie chance di candidatura a sindaco e che, a quanto risulta, non sarebbero convinti di un percorso politico finalizzato alla candidatura di Passalacqua.
Al momento, intanto, la sfida ancora più complicata che attende l’opposizione, prima ancora di individuare il candidato sindaco, è quella di riuscire a trovare un punto di sintesi per riunire le varie anime scalpitanti delle parte politica avversa all’attuale maggioranza. La strada resta impervia e non a caso, intanto, c’è chi si sta muovendo (come il capogruppo Claudio Giardina) per compattare il fronte e ricucire gli strappi e chi si prepara a rientrare (Eugenio Raneri) ma è già pronto a dare uno scossone per dare un senso ad un’opposizione che corre il serio rischio di ripetere il flop del 2018.
