TAORMINA – L’ormai certa ricandidatura del sindaco Mario Bolognari alle elezioni Amministrative del 2023 imprime una netta accelerazione alla sfida per il futuro governo di Taormina. In attesa di altre decisioni fondamentali per comporre il mosaico ed in particolare delle scelte che faranno Mario D’Agostino e Mauro Passalacqua, a questo punto l’opposizione si avvicina verso il non più rinviabile momento della verità.
La riunione tra i vari esponenti di questo fronte che porterà in un modo o nell’altro ad una svolta potrebbe andare in scena già nella settimana successiva al voto del 25 settembre o al più tardi in quella successiva. Oltre alcuni big non hanno intenzione di attendere e d’altronde è arrivata l’ora del confronto, che potrebbe portare ad una vera e propria resa dei conti. Il tempo delle auto-candidature e dei bluff è destinato a volgere al termine.
Mentre le varie ipotesi di candidatura a sindaco sin qui circolate sono praticamente tutte naufragate e i tentativi di aggregare non hanno portato in nessun caso alle necessarie convergenze, si fanno sempre più insistenti le voci che portano nella direzione di uno scenario inatteso. Starebbe maturando una prospettiva decisamente differente, che in ogni caso nulla avrebbe a che vedere con le vicende con le Regionali né, insomma, niente che richiami chi vincerà o chi perderà la competizione per il governo palermitano.
L’ora x incombe e pare destinata a portarsi appresso qualche sorpresa che potrebbe ribaltare i fragili equilibri attuali di quest’area politica.
