TAORMINA – L’opposizione taorminese, che da tempo abbozzava in un clima di latenti difficoltà la sfida al sindaco in carica per le Comunali, si ritrova adesso a fare i conti con la presenza sulla scena di Cateno De Luca e la novità arrivata da Fiumedinisi complica enormemente i piani con il rischio ora altissimo che stavolta, su questo fronte, possa saltare tutto in via definitiva.
Prima il problema trovare un accordo sul candidato sindaco tra i vari pretendenti, adesso la questione è opposta perché le varie nomination si sono squagliate come neve al sole con il blitz di De Luca, che era ampiamente prevedibile in caso di sconfitta alle Regionali e che però in molti in quest’area politica hanno sottovalutato, rimandando “comodamente” il confronto a dopo il voto del 25 settembre. Il risultato è adesso è un disastro di pesantissime proporzioni, con lo spettro di un altro fuggi fuggi generale, simile a quello che andò in scena nel 2018 quando saltò il tavolo di Mazzeo.
Qualcuno dei big comincia sottovoce (ma non troppo) ad ammettere lo spettro dello scenario più clamoroso e fallimentare: “Forse non riusciremo neanche a fare la lista, sarà difficile, non ci sono le condizioni”.
Tra le maglie dell’opposizione ci sarà bisogno, insomma, di una scossa che al momento non si intravede. Altri giorni di riflessione, mentre il tempo comincia ad allungarsi come una lama. Serve un “miracolo” per tornare in gioco: ma con chi alla guida? Chi è disposto a starci? E la voglia di stare insieme sarà poi la stessa (farlocca) del 2018?
