HomePoliticaTajana: "I convertiti? Che faccia tosta se andranno con Bolognari"

Tajana: “I convertiti? Che faccia tosta se andranno con Bolognari”

TAORMINA – La coalizione di Antonio D’Aveni torna a pungere gli avversari in vista della sfida elettorale a Taormina. Ad intervenire a tutto campo con la sua consueta verve provocatoria sulla situazione politica locale è Cesare Tajana, il responsabile de “I Movimentati per Taormina”.

“Abbiamo seguito in queste ore – afferma Tajana – le vicende della rottura tra Cateno De Luca e i 9 “convertiti”. Lui li chiama così e c’è da riflettere, le “conversioni” di solito avvengono ad esempio tra un musulmano che si converte al cattolicesimo o viceversa, quindi la sua è come una “religione”, una cosa mistica. I “convertiti” facevano finta di essersi convertiti al “Catenismo”, in realtà non era così. Cateno ha stracciato la lista ed è successa la fine del mondo. Se posso dare un consiglio a Cateno gli dico che i taorminesi sono strani, se ne dicono di ogni ma poi se uno arriva da fuori e parla mala di uno di loro, allora si chiudono a riccio. Io gli consiglierei di non parlare male delle persone, è un consiglio se vuole vincere”.

“A questo punto i 9 “fluidi” vagano nello spazio elettorale e ci sono tante ipotesi. C’è l’ipotesi che facciano una lista per conto loro e sarebbe la cosa più dignitosa, poi c’è chi dice che andranno con Bolognari e li credo che ci voglia una bella faccia tosta. Li conosco e credo che per coerenza non potranno andare con Bolognari, anche se di coerenza in questa campagna elettorale se n’è vista poca. Bolognari, in sostanza, dice “ora questi vengono tutti da me e rifacciamo il bis”. E si andrebbe verso la prospettiva del “Bolognari quater”, almeno secondo loro. Quindi ci ritroveremmo gli stessi problemi degli ultimi cinque anni. Se i “fluidi” dovessero tornare da Bolognari ricompleterebbero la squadra di prima e continuerebbero sulla stessa linea degli ultimi cinque anni. C’è comunque anche l’alternativa, il terzo incomodo che è Antonio D’Aveni. Non piace a tutti, ma neanche Bolognari e De Luca piacciono a tutti. Almeno lui è stato coerente e non ha fatto inciuci. Il problema non sono le liste ma il candidato sindaco. E’ il candidato che trascinerà le liste. I cittadini dovranno scegliere non solo chi votare per il Consiglio comunale, ma anche e soprattutto il candidato sindaco. Anche in maniera disgiunta. Si può votare chi è in lista con Bolognari, e ad esempio come sindaco però è possibile votare D’Aveni”.

“Le scelte possibili per Taormina sono tre – conclude Tajana -. Si può votare Bolognari, che ha già dato prova di come amministra. Se vi sono piaciuti questi 5 anni, ne farà altri cinque allo stesso modo, uguali, identici. Vi piace? Votatelo di nuovo. Poi c’è De Luca, che prima ha imbarcato tutti, poi li ha sbarcati tutti a Lampedusa. Poi alcuni li voleva fare affogare nel Canale di Sicilia. Ma Cateno ha troppi impegni, ha anche il clarinetto. Taormina ha 250 mila problemi. Volete votarlo? Fatelo. Volete votare la rivoluzione? Se ci sarà, buon per voi. Se non ci sarà, non ricominciate a scrivere sui social e a lamentarvi. D’Aveni, a mio avviso, è votabile e può cambiare Taormina. Ha tanti difetti ma ha il pregio di ascoltare e di decidere insieme agli altri. Non ha la “puzza” sotto il naso, va tra la gente e potrebbe essere un buon sindaco”.

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