HomePoliticaTajana è una furia: "Il sindaco mi ha offeso. Vi racconto tutto"

Tajana è una furia: “Il sindaco mi ha offeso. Vi racconto tutto”

TAORMINA – “Vi racconto com’è andato l’incontro tra la nostra coalizione, “Orgoglio Taormina” e l’attuale maggioranza”. Così l’ex commissario di Asm, Cesare Tajana, uno dei leader dell’aggregazione “Orgoglio Taormina” guidata da Antonio D’Aveni, spiega a TN24 il confronto che ha poi portato ad un nulla di fatto tra le parti e nel quale si è poi anche registrato qualche momento di tensione.

“Nel corso dell’incontro – evidenzia Tajana -, per scelta dei miei amici, sono intervenuto io, più volte, in rappresentanza della coalizione “Orgoglio Taormina” esponendo, tra l’altro, la nostra necessità di discontinuità con l’attuale amministrazione che, a nostro avviso, per metà è transitata altrove e che per l’altra metà ha male operato in questi 5 anni”.

“Purtroppo, nonostante i vari tentativi, la situazione era in stallo e ciò in quanto i nostri interlocutori non intendevano prescindere dalla ri-candidatura dell’attuale sindaco che, essendo capo di questa amministrazione, ha precise responsabilità di cui avremo modo di parlare”.

“Si girava a vuoto sempre sullo stesso tema quando, ad un certo punto, qualcuno ha proposto di aggiornare l’incontro, da fare in forma ristretta e questo per l’ennesima volta. Ho quindi ripreso la parola e, rivolgendomi a Sergio Cavallaro, ho detto che ulteriori incontri sarebbero stati inutili se il punto di partenza era quello di individuare il sindaco quale “totem” dell’aggregazione, inteso come simbolo inamovibile”.

“Apriti cielo, il sindaco è andato su tutte le furie urlando che io gli avrei “rotto il cazzo”, contravvenendo a quello che i più (non io) riconoscono essere il suo aplomb, per non parlare di stile e buona educazione. A quel punto nessuno mi ha invitato a lasciare il tavolo, ma io, onde evitare di scendere allo stesso livello, mi sono alzato e sono andato via, seguito da tutti i componenti di Orgoglio Taormina. Non voglio entrare nel merito di come un atteggiamento del genere sia la manifesta volontà di non volere alcun confronto, dico solo che la buona educazione è la base e che io con i maleducati non parlo, pensa se posso fare un percorso comune”.

“Capisco il nervosismo e le grandi batoste politiche ricevute dal sindaco – conclude Tajana -, ma questo non lo autorizza ad atteggiamenti simili, almeno con il sottoscritto. Questa la verità di quanto accaduto che potrà essere confermata dai numerosi presenti: io non ho offeso nessuno, ma sono stato offeso e quindi ho abbandonato la riunione insieme ai miei amici. Se qualcuno avrà la responsabilità di consegnare la Città a chi vede Taormina come una tappa del proprio percorso politico e personale, quelli di certo non saremo noi; se qualcuno è in cerca di paracaduti post-elezioni, dovrà renderne conto alla città”.

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