TAORMINA – La scelta dell’uscita del Comune di Taormina dalla Fondazione Taormina Arte trova una condivisione sempre più larga a Taormina e in città cresce la voglia di “liberarsi” in via definitiva della presenza oppressiva, ingombrante e poco funzionale alle legittime aspirazioni della comunità, di una Regione Siciliana che ha prevaricato Taormina e ha mancato di rispetto a questo territorio su tanti (troppi) fronti. La questione ormai prossima al bivio finale riguarda Taormina Arte ed in termini ancora più significativi le vicende del Teatro Antico, destinate ad avere strascichi ancora più pesanti. Senza dimenticare, ovviamente, altri ambiti, a partire da quello più importante, come l’ospedale di Taormina, dove lo scempio che è stato fatto di vari reparti necessita di una battaglia totale e che non lascia spazio a nessuna remissione di peccato.
E allora, per quanto concerne TaoArte, in tanti spingono il sindaco Cateno De Luca ad andare avanti, a maggiore ragione dopo le dinamiche di questi giorni, con un TaoFilmFest che vede la Regione Siciliana in prima linea, protagonista (di se stessa) con una lunga serie di sortite autoreferenziali, passerelle, dichiarazioni e rivendicazioni di meriti (su cosa?). Atteggiamenti vanesiani che si traducono in ulteriori provocazioni al “nemico” De Luca e confermano il trend di una Regione che viene da queste parti per un paio di giorni a prendersi la ribalta e nel resto dell’anno telecomanda a distanza varie dinamiche in cui l’ospite fa la parte del padrone in casa altrui. La 69esima edizione del Festival del Cinema, deludente al di là delle polemiche che hanno riguardato la giornata (che era quella più attesa) di Harrison Ford a Taormina, si sta rivelando l’ennesima conferma di una situazione che va cambiata e di una prospettiva che va ribaltata.
E allora l’unica strada percorribile sembra quella di una nuova fondazione con Taormina e senza una Regione di cui nessuno da queste parti sente più di aver bisogno: una fondazione con i privati già pronti ad investire e con il sostegno del Ministero della Cultura, dove il sottosegretario Vittorio Sgarbi è pronto a dare una mano alla Città di Taormina e dove, tra l’altro, si prospettano da qui a breve ulteriori novità che riguarderanno direttamente il Ministro Gennaro Sangiuliano ed il suo impegno per Taormina.
“Il nostro interlocutore – ricordiamo, ha dichiarato a TN24 l’avv. Dino Papale – può essere il Ministero della Cultura, dove abbiamo un grande amico come il sottosegretario Sgarbi, che mi è stato molto vicino e mi ha dato l’onore di presiedere il Premio Goethe. E Sgarbi è molto amico del nostro sindaco Cateno De Luca. Non c’è molto da riflettere, Taormina ha tutte le carte in regola e le potenziali risorse per fare una fondazione da sola, ed è ambita dagli sponsor che certamente darebbero una mano importante. La Regione ha mancato di rispetto alla Città di Taormina e ai taorminesi, non possiamo più essere ospiti in casa nostra o tornare in questa Fondazione solo per un posto in più nel CdA”.
Sgarbi conosce bene la realtà di Taormina, è notoriamente molto vicino al sindaco De Luca, è disponibile a sostenere il nuovo percorso “autonomista” intrapreso da questa Amministrazione e dalla Città di Taormina.
Il pensiero e la considerazione del critico d’arte sull’attuale sindaco della Perla dello Ionio non si prestano a troppe interpretazioni: “Da quando conosco De Luca, l’ho sempre appoggiato e gli riconosco sempre grande vitalismo. Cateno è uno che fa quello che dice, nel senso che ha una capacità di affermarsi che è sembrata sorprendente a molti, per me era logica”.
