TAORMINA – Acque agitate nella coalizione di Cateno De Luca e la situazione viene seguita con ovvia attenzione dagli avversari. In particolare, se dovesse esserci uno strappo tra i “malpancisti” e De Luca potrebbe esserci qualche clamoroso ritorno tra le fila dell’attuale Amministrazione.
Il sindaco Mario Bolognari, tuttavia, non ha nessuna intenzione di scoprire le carte e lanciare l’assalto ai “ribelli”. Da Palazzo dei Giurati filtra, in sostanza, l’intendimento di non “soffiare” sul fuoco della polemica e far maturare gli eventi.
I “bolognariani” si dicono convinti che dall’aspra discussione in corso potrebbe scaturire un indebolimento dei principali rivali nella corsa al voto. Il primo cittadino continua a percorrere la via dell’attesa, vuole vedere quali saranno gli effetti sviluppi della situazione e l’esito del primo braccio di ferro in atto nella compagine di De Luca.
Una mossa politica, quella del professore, che sembra mirata a cambiare, sul piano politico, anche l’eventuale potere contrattuale che potrebbero poi avere eventuali i dissidenti se dovessero lasciare De Luca per valutare un’alleanza nell’aggregazione di Bolognari. A maggior ragione se dovesse trattarsi di “cavalli di ritorno”.
