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Scifo (WWF): “Museo sott’acqua ad Isola Bella? Americanata che non si farà mai”

TAORMINA – Il Wwf prende posizione sull’ipotesi di un museo sott’acqua a Taormina e boccia senza appello l’eventuale iniziativa che interesserebbe la zona di Isola Bella. Il “no” perentorio a quella che viene definita “un’americanata” arriva da Annamaria Scifo, protagonista di tante battaglie ambientaliste a difesa del territorio ed apprezzata direttrice per diversi anni della Riserva Naturale Orientata di Isola Bella, che sino al 2006 fu gestita con ottimi risultati proprio dal Wwf.

“E’ ormai prassi – afferma in un’intervista a TN24 la dott.ssa Scifo – che ad aprile o maggio si aprono puntualmente le danze su Isola Bella e si parla della Riserva Naturale Orientata, un angolo di paradiso che dovrebbe rimanere tale. Stavolta si parla di un museo sott’acqua e siamo di fronte ad un’iniziativa “hollywoodiana”. E’ lo “scoop” di fine aprile, non vorrei neanche commentare e sarei tentata di limitarmi soltanto ad una risata. Oppure potrei dire tanto e fare un “decalogo” di tutti i numerosi motivi che rendono irrealizzabile questa proposta “fantascientifica”. Ci troviamo in una Riserva Naturale, in una zona Sic (Zsc-zona speciale di conservazione), ed è inoltre un’area adibita a balneazione, un’area soprattutto tutelata dalla Comunità Europa; siamo in presenza di importanti vincoli archeologici, si trovano in questa baia dei reperti archeologici e Isola Bella di eccezionale pregio e l’Isola Bella è parte integrante del Parco archeologico di Naxos-Taormina. Ci sarebbe, insomma, una infinità di presupposti e motivazioni che, come enti ambientalisti e come cittadini che amano questo territorio e vogliono salvaguardarlo, consentirebbero di fare ricorso ed impugnare una eventuale iniziativa del genere. Potrebbe anche essere l’idea più bella del mondo ma bisogna pure fare i conti con la realtà, con le normative e con la natura, visto che le mareggiate che a volte interessano la baia di Isola Bella si palesano con onde capaci di innalzarsi sino a 2,3,4 metri. Vi sarebbe pure il rischio di danneggiare l’isto, la sua unicità”.

“Potremmo fare ricorso a tanti cavilli di normative regionali, nazionali e comunitarie se questa iniziativa dovesse tradursi in un atto effettivo, ma voglio soltanto aggiungere un’osservazione: il regista Joe Wright, che ha girato il film “Cyrano” in Sicilia, nella provincia di Ragusa, quando è venuto a chiedere l’autorizzazione alle riprese di quella splendida pellicola, disse: “Se non mi autorizzerete a girare questo film in Sicilia, non lo farò da nessun’altra parte, perché quello che offre la Sicilia non lo offre nessun altro nel mondo”. Quelle parole devono fare riflettere: abbiamo i luoghi più belli del pianeta e delle unicità che tutti ci invidiano. Ci sono qui dei paesaggi, una macchia mediterraneo, un mare, una cultura, una cucina, una natura, che nessun altro ha e allora per quale motivo bisogna propagandare e “scimmiottare” dei progetti che sono soltanto delle “americanate” con annunci da parte di persone che non conoscono i luoghi e non hanno a cuore l’unicità della Sicilia?”.

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