TAORMINA – “Abbiamo superato di poco la soglia del milione di presenze ed è un dato certamente confortante, che certifica l’ormai avvenuta ripartenza del turismo a Taormina”. Così il presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler commenta il dato positivo delle presenze turistiche a Taormina nell’anno appena trascorso che emerge dalle stime dell’Osservatorio Turistico Regionale.
“Il momento è positivo, la direzione è quella giusta e ora bisogna consolidare quel dato e cercare di migliorare, soprattutto attraverso la programmazione di tutte le attività che possono aiutare la crescita del turismo e quindi il tentativo di prolungare la stagione turistica”. Ora si guarda alla nuova stagione che si avvicina e le premesse sono altrettanto positive, con la speranza concreta di poter andare oltre quei numeri e proiettarsi verso un’annata da record.
“Noi siamo sempre stati prudenti, rimaniamo con i piedi per terra e guardiamo ai numeri e al trend delle prenotazioni – evidenzia Schuler – ma è chiaro che i presupposti per una stagione importante ci sono. Possiamo essere ottimisti e le prenotazioni che stanno arrivando ci portano a pensare che si possa assolutamente riconfermare quanto di buono si è registrato nel 2022. In questa fase i mercati stranieri che promettono molto bene sono soprattutto quelli anglofoni, Gran Bretagna e Stati Uniti e Canada. Già nel 2022 gli Usa hanno superato una realtà come quella della Germania che da sempre è leader a Taormina e l’effetto “The White Lotus” potrebbe rafforzare questa crescita esponenziale del mercato americano, che guarda con sempre maggiore interesse ad una vacanza in Sicilia e nella nostra Taormina”.
Schuler ribadisce, ad ogni modo, la necessità di concentrare le attenzioni e le risorse al di là dei tradizionali mesi estivi: “Bisogna crederci ed essere bravi a programmare eventi per autunno e inverno. Taormina ha le potenzialità per una stagione lunga ed è in quell’ottica che vanno impegnate le risorse. Auspichiamo una maggiore sinergia con la Regione. Ha poco senso l’impiego di fondi in estate, in un momento nel quale il turismo già c’è”.