Totò Schillaci, l’eroe della Nazionale italiana nelle Notti Magiche di Italia 90 ha rilasciato un’intervista a Sportweek, settimanale della Gazzetta dello Sport raccontando di aver trascorso momenti difficili nell’ultimo anno.
L’ex bomber di Juventus e Inter parteciperà insieme alla moglie Barbara parteciperà a Pechino Express, show che andrà in onda su Sky dal prossimo 9 marzo.
“È stata una rivincita. A gennaio di un anno fa mi trovano un tumore al colon retto. A febbraio mi operano una prima volta, due mesi dopo la seconda. Quando arriva la proposta di Pechino Express, mi prendono i dubbi perché sapevo che sarebbe stata tosta. I medici mi dicono “Sei guarito, riprenditi la tua vita”. Barbara insiste molto. Dico sì solo perché lei sarebbe stata con me. Questa avventura è stata una rivincita sulla malattia e su quello che si era portata dietro: depressione e pensieri di morte”.
Poi il calcio di oggi, che non appassiona più Schillaci: “Molte partite mi annoiano, mi addormento davanti alla tv. Troppa tattica, si gioca più all’indietro che in avanti. Toccano la palla più i portieri degli attaccanti. Mi piace invece il calcio inglese: aperto, veloce, coraggioso. Anche sotto 3-0, nessuno si arrende”.
Infine Schillaci ha parlato dei “maledetti” e mai dimenticati calci di rigore nella semifinale del Mondiale di Italia 90 contro l’Argentina: “Se tornassi indietro forse batterei quel rigore che non tirai perché avevo male. È il destino che ha voluto così: vincevamo 1-0, avevamo la partita in pugno, poi un errore di Zenga ci è costato il pareggio. Sui rigori non ero ottimista, perché dal dischetto l’Argentina era più forte di noi”.