Nel mese di maggio 2022 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza sono stati 1,05 milioni in totale, con 2,25 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 542 euro. Lo ha reso noto l’Inps, certificando così l’ampliamento sempre più irrefrenabile sino a questo momento della platea dei beneficiari del sussidio istituito nel 2018.
Va premesso che c’è gente che ha davvero bisogno e soffre, e che, indubbiamente, sarebbe difficile immaginare per queste persone, la soluzione di togliere l’aiuto economico che dà loro lo Stato, al contempo c’è anche e soprattutto da iniziare ad affrontare l’enorme problema di un reddito che va a tante altre persone che non necessiterebbero del RdC e se ne approfittano, sino anche a chi delinque.
Il sistema va cambiato e riformato, non è pensabile che si possa sostenere una platea che si va allargando e dentro la quale, al fianco dei veri poveri, ci sono pure furboni e scrocconi, sino ai delinquenti, che si sono incuneati tra le generose maglie dello Stato. Troppi soldi sono finiti nella mani sbagliate e l’Italia non si può permettere questo lusso, ora più che mai dopo 2 anni di pandemia e di emergenza sociale ed economica che ha creato altro disagio per tante famiglie.
L’Italia deve garantire la dignità e il diritto al lavoro dei cittadini, non perpetrare forme di assistenzialismo in “pacco dono” per furbi e cialtroni, e nemmeno ridurre gli italiani ad un popolo che vivono di divano e Reddito di Cittadinanza.
