HomeHomeRaneri: "Uscire da veti e personalismi per cambiare Taormina"

Raneri: “Uscire da veti e personalismi per cambiare Taormina”

TAORMINA – L’opposizione continua il suo percorso, sin qui travagliato, alla ricerca di convergenze per le prossime elezioni amministrative a Taormina. In questa fase chi si sta muovendo per provare ad imprimere la “sterzata” ad un fronte politico alla ricerca della quadra e’ soprattutto Andrea Raneri.

Il coordinatore di Fratelli d’Italia e’ il “pontiere” che sta lavorando ad una trattativa con i centristi della maggioranza. Sembra, in particolare, essersi “raffreddato” sul nascere, all’interno della compagine di opposizione, l’asse che si era creato nelle scorse settimane tra lo stesso Raneri e Antonio D’Aveni. Un patto, tra l’altro, poi smentito dall’ex presidente del Consiglio comunale.

Raneri si dice convinto che “l’opposizione metterà in piedi una proposta di governo seria, credibile e finalizzata non solo a vincere le elezioni ma ad amministrare per dare le necessarie risposte ai cittadini.

L’ex vicesindaco di Taormina fa il punto sulle mosse dell’opposizione e tra le righe delle sue dichiarazioni “recapita” anche un messaggio agli alleati. Fa sapere che “non e’ piu’ il tempo di personalismi o di eventuali pregiudizi di alcun genere o valutazioni di carattere personale nelle possibili alleanze e poi, quando sarà il momento, sulla candidatura a sindaco”.

“Tengo a chiarire e rassicurare – spiega Raneri a TN24 – che nel percorso che abbiamo intrapreso e nelle interlocuzioni che il sottoscritto sta portando avanti non c’è nessun candidato sindaco già designato. Allo stesso modo voglio evidenziare che le trattative con un gruppo non sono vincolate in alcun modo alla scelta poi automatica di qualche candidato come sento dire o come qualcuno forse puo’ aver pensato. Bisogna andare oltre i ragionamenti personali e concentrarsi sul metodo, su come si vuole amministrare Taormina nei prossimi 5 anni. Oggi ci si deve confrontare su come agire per dare una prospettiva di rilievo alla città. Non e’ importante il nome di chi sarà il candidato e l’ho detto e lo ribadisco in modo ancora più convinto di prima ed e’ auspicabile che questa premessa la si comprenda, da una parte e dall’altra del panorama politico locale. Allo stesso tempo si deve uscire dalla logica dei veti, altrimenti non ci potrà essere il cambiamento”.

“Il nome del candidato deve essere il punto di sintesi e di arrivo del ragionamento, non quello di partenza – aggiunge Raneri -. Sarà poi il “garante” che dovrà mantenere gli impegni presi dall’aggregazione con i cittadini. Ma nel frattempo si deve andare avanti e dare priorità al futuro di Taormina se realmente si vuole invertire la rotta. Il momento e’ davvero complicato, c’è una crisi pesantissima e un Comune al dissesto finanziario, una città piena di problemi irrisolti e si sta uscendo da due anni di pandemia che hanno paralizzato l’economia del territorio. Non e’ pensabile che si facciano ancora ragionamenti di simpatie o antipatie e dire “con quella persona sì, con l’altra persona no. Stiamo costruendo un’aggregazione per provare a cambiare le cose e sono fiducioso ed anzi convinto che si creeranno le giuste condizioni per determinare un cambio di passo, quello che e’ mancato da parecchi anni a questa parte e che evidentemente non c’è stato neanche nella legislatura che si sta concludendo”.

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