HomeArte e DesignRamo di mandorlo fiorito di van Gogh, un inno alla vita

Ramo di mandorlo fiorito di van Gogh, un inno alla vita

“Ramo di mandorlo fiorito” fu dipinto da van Gogh come regalo per la nascita del nipote che portava il suo nome. Un’opera intima e carica di ottimismo, un inno alla vita, un dono al fratello Theo ed al piccolo Vincent per ringraziarli dell’emozione che erano riusciti a trasmettergli.

31 gennaio 1890: la nascita di una nuova vita

Durante il soggiorno nell’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy Vincent van Gogh, tormentato dai suoi fantasmi interiori, riceve una lettera da Parigi da parte dell’amato fratello Theo che gli annuncia la nascita del nipotino chiamato come lui, Vincent Willem, a riprova del grande affetto che legava i due fratelli.

Theo rappresenta una certezza per Vincent, infatti a maggio dello stesso anno il pittore si trasferirà da lui a Parigi, quando ormai  vivere a Saint-Rémy sarà insopportabile; “qui l’ambiente comincia a pesarmi più di quanto possa esprimere: ho pazientato più di un anno, ho bisogno d’aria, mi sento oppresso dalla noia e dal dolore”.

Ma, nonostante lo stato di continua inquietudine, la nascita del nipote gli infonde un’improvvisa vitalità artistica. “Ho iniziato subito una tela per il figlio di Theo, da appendere nella loro camera da letto, una tela azzurro cielo, sulla quale stagliano grandi fiori di mandorlo bianchi. Il ramo di mandorlo è, forse, il dipinto migliore che ho fatto, quello a cui ho lavorato con più pazienza e con più calma”.

La scelta del soggetto

Il mandorlo in fiorito è il segno dell’arrivo della primavera, emblema per eccellenza di rinascita e nuova speranza, per questo il pittore lo usa sapientemente come simbolo della nascita di una nuova vita. Non è il primo ramo di mandorlo che il pittore immortala sulla tela, in precedenza aveva realizzato alcune opere con lo stesso soggetto, ma in quella realizzata per il nipote c’è qualcosa di diverso: la speranza per il futuro.

L’influenza delle stampe giapponesi Ukiyo-e, che Van Gogh stava collezionando in quel periodo, si nota nel taglio fotografico, nei contorni neri e marcati dei rami, nell’assenza della prospettiva e nell’uso di colori particolarmente luminosi.

Un’opera carica d’amore

Eccolo quel ramo di mandorlo in fiore, con i suoi solidi rami e con quelle delicate foglioline bianche che si stagliano sullo sfondo di un cielo azzurro che riempie gli occhi. Una tela carica di carica di dolcezza e speranza, un quadro che celebra l’amore per la famiglia e allo stesso tempo un augurio per il nipote di un futuro felice.  La cognata Ella, in una lettera gli racconta: “al bambino piace guardare i quadri dello zio Vincent e sembra affascinato dal ramo di mandorlo in fiore, appeso sopra il suo lettino”. La pazienza, la calma e l’amore che avevano ispirato van Gogh sembrano essere comprese dal nipotino guardando il quadro in braccio alla sua mamma.

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