Intervento a sorpreso sul caso Garlasco. Parla Raffaele Sollecito, il ragazzo che fu coinvolto in un altro caso di cronaca, l’omicidio di Meredith Kercher.
“Ci sono storie che non finiscono anche quando la giustizia dice che sei innocente, la mia è così”, ha detto Sollecito in un video condiviso su TikTok. “Viviamo in un mondo in cui si censurano le battute fatte verso le minoranze ma si può facilmente rovinare la vita di un innocente e poi far finta di nulla”.
“Lo sto vedendo di nuovo nel caso di Garlasco e la cosa mi intristisce molto. Il marchio che mi porto addosso non è una colpa, è uno stigma e quello non te lo toglie nessuna sentenza nemmeno una di assoluzione. Il politically correct difende tutto e tutti tranne chi non ha fatto nulla”.
“Ancora oggi mi sento costretto a dimostrare di non essere quello che hanno raccontato di me, mi capita spesso di sentire di doverlo dimostrare quando entro in un bar, faccio commissioni o quando leggo nello sguardo delle persone un pregiudizio”. Il discorso dell’uomo è poi terminato: “Una sentenza di assoluzione non ti libera ma spesso ti porta in un una nuova prigione quella del giudizio e dello sguardo delle persone”.