TAORMINA – Slitta a dopo le festività il momento della verità tra Comune di Taormina e Regione Siciliana sui proventi del Teatro Antico non versati da Palermo nel periodo 2014-2016. Si tratta di un iter portato avanti dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione che si occupa del dissesto al Comune di Taormina e delle relative procedure di risanamento dell’ente.
Il legale incaricato per questa controversia dall’OSL, avv. Giovanni De Nigris ha comunicato che, a seguito di un’istanza di differimento dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, “al fine di un più approfondito esame”, l’organismo di mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Palermo ha rinviato d’ufficio il previsto incontro di domani al prossimo 16 gennaio 2024.
Si tratta, ricordiamo, del 30% dei proventi ricavati dalla vendita dei biglietti di ingresso al Teatro Antico e non versati dalla Regione al Comune per gli anni 2014 (saldo residuo 706 mila 117,20 euro), 2015 (Un milione 463 mila 352,90 euro) e 2016 (primo semestre pari ad 705 mila 271,20 euro) per complessivi 2 milioni 874 mila 741,30 euro.
La vicenda viene seguita a tutela del Comune dai tre commissari dello Stato, Lucio Catania (presidente), Maria Di Nardo e Tania Giallongo, che hanno dato mandato ad un legale, l’avv. Giovanni De Nigris, che ha ribadito anche nel corso di un incontro avvenuto lunedì scorso con la Commissione Liquidatoria come la Regione debba farsi carico dei propri “obblighi convenzionali”.
Il caso potrebbe arrivare ad una soluzione con una mediazione civile. Le parti potrebbero trovare un punto di sintesi per dirimere la questione in via definitiva. Difficilmente il Comune potrà riuscire a recuperare l’intera cifra perché è già trascorso tanto (troppo) tempo ma si ritiene che vi siano concrete possibilità di far rientrare nelle casse comunali almeno una parte della somma complessivamente vantata dall’ente
