HomeAttualità e CronacaProtesta agricoltori, Carnabuci: "UE ci vuole poveri, felici e contenti"

Protesta agricoltori, Carnabuci: “UE ci vuole poveri, felici e contenti”

TAORMINA – L’agronomo taorminese Daniel Carnabuci va all’attacco delle scelte dell’Europa che stanno scatenando la protesta degli agricoltori. Il presidente dell’Associazione Serapide evidenzia le scelte scriteriate dell’UE che rischiano di mettere in ginocchio un intero settore e di riflesso tante famiglie.

“Siamo governati da pazzi – afferma Carnabuci a TN24 -. A livello europeo i burocrati non eletti ma strapagati dai contribuenti europei, burattinai degli utili fantocci della politica italiana hanno scoperto dopo 4000 anni che produrre il grano inquina. In realtà il popolino scopre solo ora questa novità che però è in atto da oltre un ventennio dove agli agricoltori si propone il ritiro dei seminativi per 20 anni con il pagamento dei mancati redditi. Il grano alimenta la nostra principale industria agroalimentare, l’Italia è sempre stata deficitaria e pertanto importa grandi quantità grano, il principale importatore è il Canada dove per questioni ambientali non è possibile coltivare il cereale salvo se non si adottano dei diserbanti per essiccarlo cosa che fanno (glifosate/ roundup detentore del brevetto la Bayer condannata in Usa con sentenza definitiva al pagamento di 90 miliardi di dollari alle vittime del diserbante), altro ex importatore era l’Ucraina dove tre quarti dei campi fertili è di proprietà delle multinazionali americane”.

“Oltre all’industria agroalimentare italiana – continua Carnabuci – verrà colpito tutto l’indotto, sementi, fertilizzanti, agrofarmaci, produzione di mezzi agricoli etc…. lavoro, ma dal grano si ottiene la paglia e dalle rotazioni colturali il fieno , alimenti fondamentali per la zootecnia estensiva, quindi per paradosso si incentiva la zootecnia intensiva indicata come principale fonte di inquinamento del settore agricolo. Se si va verso l’intensivo ci vogliono grandi quantità di mangimi i principali produttore sono le Americhe dove si coltivano mais e soia OGM che arrivano regolarmente in Italia. Se manca la carne cosa che già avviene ci si approvvigiona dall’estero e chi meglio degli americani produce carne ? Certo usano grandi quantità di antibiotici e di OGM ma …..moriremo poveri felici e contenti! Ad inquinare sono gli altri, li abbiamo fregati”.

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