TAORMINA – L’entrata in scena di Cateno De Luca a Taormina cambia la trama della campagna elettorale a Taormina e adesso da più parti ci si chiede se la risposta da opporre alla candidatura del “sindaco di Sicilia” sia quella di un fronte “anti-invasore”. L’avvocato Pippo Perdichizzi, esponente del centrodestra taorminese, fu nel 2008 uno dei protagonisti della sfida per la sindacatura che vide trionfare Mauro Passalacqua con il tema dominante della “difesa della taorminesità” contro l’allora sfidante Carmelo Briguglio. Perdichizzi fa una riflessione su analogie e differenze rispetto a quella competizione con un’analisi provocatoria della situazione.
“Taormina ha sempre fondato il proprio destino politico artistico e culturale sui non taorminesi, anche nel recente passato tutti i posti chiave del Comune e degli enti comunali sono affidati a non Taorminesi. Per non parlare delle strutture alberghiere e commerciali, e poi il Teatro Antico e Taormina Arte. Dove sarebbero tutti questi taorminesi da spodestare? Ormai non esistono più neanche i topi e i sucalori: Taormina porta con sé la maledizione di essere la Città dei ragazzi di Von Gloeden che hanno fondato il triste momento di notorietà sulla sodomizzazione per un tozzo di pane. Taormina è sempre stata amata e fatta bella dagli stranieri e rovinata dalla inutile guerra tra i taorminesi topi e sucalori. Per questo San Pancrazio, saggio patrono di Taormina protegge gli stranieri per salvaguardare la Città dai taorminesi”.
“Cateno De Luca è solo un falso problema per il Taorminese socialmente sodomizzato e sodomizzante. Un uomo che si è fatto da sé, dalla villica discendenza, come De Luca, fa paura perché smaschera la misera condizione dei taorminesi falsi, nobili, decaduti e ormai estinti. Una città invasa da sempre dagli stranieri e feudo, pisciatoio di segreterie politiche bipartisan, incapace di dotarsi di rappresentanze parlamentari nazionali e regionali si preoccupa di De Luca che corre solo il rischio di fare compagnia a Carmelo Briguglio nella storica cocente sconfitta elettorale. I sodomizzati, infatti, diventano invincibili e si sanno difendere quando qualcuno mette in pericolo il loro atavico piacere della nulla-facenza”.
