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Per Fratelli d’Italia la capitale del turismo in Sicilia non è Taormina ma Augusta

TAORMINA – Nel momento di una Taormina che a fine anno farà registrare il suo primato storico di presenze e di una destinazione che ha ormai acquisito una posizione consolidata di leadership non solo in Sicilia ma più in generale nelle vacanze nel Sud del paese, Fratelli d’Italia non perde occasione per anteporre le solite schermaglie della politica all’italiana alle logiche non interpretabili dei numeri, della storia e della realtà.

“Italia, le radici della bellezza. Turismo, cultura, sport ed enogastronomia”. Questo il titolo, il tema, lo slogan di una tre giorni organizzata in provincia di Siracusa da Fratelli d’Italia, che si terrà dl 6 all’8 ottobre in un resort a Brucoli. A Brucoli, dopo un video saluto della presidente del Consiglio Giorgio Meloni, saranno presenti i deputati regionali e nazionali di FdI, il presidente del Senato Ignazio La Russa, i ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Turismo Daniela Santanché, dello Sport Andrea Abodi, dell’Agricoltura Francesco Lolllobrigida, Protezione civile e Politiche del Mare Nello Musumeci e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy. Previsti interventi anche del dg Rai Giampaolo Rossi, del Maxxi di Roma Alessandro Giuli, associazioni datoriali ed imprenditori.

Tutto molto interessante e senza alcun dubbio un programma di livello, ma non sfugge che sia stata preferita come location Brucoli, un bellissimo borgo marinaro, frazione del comune di Augusta, in provincia di Siracusa. E la politica non fa mai scelte casuali. E’ stata individuata come location Brucoli, o piuttosto forse è più corretto dire che è stata scartata Taormina? Si sa che l’elezione a sindaco di Cateno De Luca a Taormina è stata una “iattura” per il centrodestra siciliano, che dalla mattina alla sera è impegnata in una lunga serie di scontri con il primo cittadino, nemico giurato” di Fratelli d’Italia e più in generale del governatore Renato Schifani (ora reggente di Forza Italia nell’isola).

A Taormina l’esempio più significativo di questa fase politica è la Fondazione TaoArte, che ormai si può considerare un feudo, una roccaforte di Fratelli d’Italia. Una realtà totalmente controllata dalla Regione Siciliana (unico socio rimasto) e dove brilla la stella polare di Fratelli d’Italia, nelle scelte a tutti i livelli dell’ente. Tanto più che nel frattempo il Comune di Taormina ha scelto di andarsene.

Così (casualità?) viene convocato adesso il “Tavolo Sicilia” sul turismo con Regione, Comuni e operatori del settore non a Taormina ma ad Augusta, a Brucoli. Ovviamente – rimarchiamolo in premessa – il problema non è Brucoli, nulla da eccepire su questo bellissimo borgo marinaro, frazione di Augusta, città tra le più importanti e degne di considerazione dell’isola. Scelta di per sé legittima e rispettabilissima e nella quale forse c’entrano anche gli ottimi rapporti tra la location che accoglierà l’evento e gli organizzatori della tre giorni.

Non c’è polemica, va fatta invece una riflessione sul rapporto attuale tra la Regione e Taormina. All’occhio degli osservatori più attenti risaltano le strategie dei big siciliani di Fratelli d’Italia, che di questi tempi puntano su Taormina solo se si tratta di TaoArte e di eventi estivi al Teatro Antico dove la Regione ha le chiavi e può prendersi le luci della ribalta tra qualche selfie e un po’ di veline con i “sanculotti” di turno. Non è nemmeno il primo segnale perché in precedenza sono stati previsti gli Stati generali del Cinema a Siracusa nel 2024: poco importa che il Taormina Film Fest, pur vivendo una fase di profonda crisi, abbia 69 edizioni di storia alle sue spalle.

La Sicilia ha tanti posti incantevoli e su questo non ci piove, eppure l’idea di fare un tavolo sul turismo con 7 ministri del governo in Sicilia ma non a Taormina – dove si è svolto pure un G7 – appare inesorabilmente un paradosso, un controsenso.

I patrioti siculi di Fratelli d’Italia hanno preferito optare per altri lidi. Bontà loro, a Taormina si va avanti anche senza queste passerelle che poi spesso producono interventi sui “massimi sistemi” e buone intenzioni che rimangono tali, tante chiacchiere e poca sostanza. Qui a Taormina la gente si è stancata di una Regione che pretende di continuare ad essere padrona in casa d’altri, imperversa al Teatro Antico e poi toglie l’ossigeno all’ospedale San Vincenzo.

Fratelli d’Italia ha eletto la sua nuova capitale del turismo siciliana. Buon per noi che tanta gente nel mondo abbia, comunque, una straordinaria considerazione di Taormina e altre idee rispetto al cerchio magico del partito di Giorgia Meloni.

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