E’ allarme per alcuni germi di virus killer che hanno ucciso un turista di 74 anni nelle acque del Mar Baltico. Letale si è rivelata un’infezione da vibrione. La notizia è stata resa pubblica da Anja Neutzling, portavoce dell’Ufficio di Stato per la Sanità e gli Affari Sociali (LAGuS) di Rostock.
Le autorità hanno riferito che è il primo decesso di questa stagione balneare e che l’uomo era un malato cronico. Nessuna informazione sul luogo di balneazione e sulle patologie pregresse dell’anziano.
Nel documento reso pubblico dalle autorità si informa come le persone di età avanzata con malattie croniche, con immunodeficienze preesistenti o con lesioni cutanee, sono particolarmente a rischio rispetto a questo tipo di infezione. Il contatto con l’acqua di mare o salmastra, dunque, dovrebbe essere evitato. In generale, la comparsa di questi batteri si registra in acque calde a partire da una temperatura dell’acqua di 20 gradi Celsius.
Anja Neutzling ha dichiarato al giornale tedesco BILD che questi vibrioni sono ancora presenti in massa nell’acqua e rappresentano un potenziale pericolo considerate le temperature ancora molto elevate per settembre. Non è possibile quindi rassicurare i bagnanti, anzi si invitano ad una grande cautela. I vibrioni (Vibrio vulnificus) possono penetrano nell’organismo attraverso lesioni cutanee durante la balneazione, provocando gravi infezioni e a volte sepsi, cioè un avvelenamento del sangue che può portare alla morte.