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Patrimonio Sicilia: “No al museo sott’acqua e stop al “carnaio” ad Isola Bella”

TAORMINA – L’Associazione “Patrimonio Sicilia” prende posizione contro la proposta progettuale riguardante la realizzazione di un museo sott’acqua a Taormina, nella zona di Isola Bella.

“A mio avviso è una follia progettuale tra le tante, troppe, cose di cui si sente parlare – evidenzia il vicepresidente Piero Arrigo -. Alla prima mareggiata invernale poi salta tutto e non credo neppure che sia una struttura amovibile. A Malta esiste qualcosa di simile ma è ubicata in un ipogeo sulla costa rocciosa dove hanno fatto entrare l’acqua del mare. Noi diciamo assolutamente no a questa proposta”.

Arrigo esprime, invece, preoccupazione per la situazione di Isola Bella in vista dell’imminente stagione estiva e rilancia la richiesta di un contingentamento degli ingressi nella Riserva Naturale Orientata per fare fronte alla pressione antropica che anche quest’estate promette di interessare l’oasi naturalistica.

“La sensazione, la quasi certezza – evidenzia il vicepresidente di Patrimonio Sicilia, Arrigo – e’ che questa estate entrerà nel guinness dei primati delle stagioni “mordi e fuggi “ e sarà incredibilmente caotica. Ma soprattutto temiamo che sarà un’estate caratterizzata da soggetti che poi lasceranno sporco il territorio e luoghi come Isola Bella. L’anno scorso e’ già stato così ma la paura del Covid aveva ridotto almeno in parte l’invasione, anche se ogni giorno si registravano scene significative e non c’era un angolo libero in tutta l’Isola Bella. Non a caso questa situazione di pienone totale è stata definita da qualcuno come “il solito carnaio”, un fenomeno che si verifica lungo l’istmo e nella zona dello scaro. In quei punti c’è un assalto impressionante con tante persone in un fazzoletto di spiaggia e sugli scogli”.

“L’inquinamento da reflui organici era giornaliero e si è calcolato che almeno tremila litri di urina non trattata venisse ogni giorno scaricata nelle chiare, fresche e dolci acque della baia che al tramonto assumevano un colore simile a quello della sabbia del Sahara. Dopo le nostre proteste di Patrimonio Sicilia dello scorso anno per il sovraffollamento della spiaggia e la levata di scudi contro il campo boe ricordo che arrivò una proposta dell’ente gestore, suffragata anche dal Comune, per lo studio di un ticket di ingresso rimborsabile ai clienti dei vari lidi, la cui istituzione in via sperimentale sarebbe dovuta partire già nei primi di settembre del 2021. Invece, a quanto vediamo, siamo di nuovo punto e a capo e nulla è cambiato. La svolta per Isola Bella ad oggi non c’è e siamo fermi alle “promesse da marinaio”. Auspichiamo, per Isola Bella e per Taormina, che la prossima stagione possa essere finalmente quella giusta per introdurre un ticket e contingentare gli ingressi. I “gioielli di famiglia” vanno tutelati e dappertutto ormai si paga per poterne fruire. Bisogna prendere esempio dalla gestione di luoghi come il giardino della Kolimbethra”.

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