HomeTurismo & LifestyleOvertourism, Firenze avvisa Taormina: "Mordi e fuggi toglie l'identità alla città"

Overtourism, Firenze avvisa Taormina: “Mordi e fuggi toglie l’identità alla città”

Prosegue il dibattito sulla problematica dell’overtourism in Italia ed in particolare sulla necessità di gestire i flussi del “mordi e fuggi” La questione riguarda anche Taormina e a rilanciare la necessità di trovare delle contromisure stavolta è la Città di Firenze.

“Il turismo è una fonte di reddito essenziale e non sono contraria ai turisti. Il problema è che molti visitatori sono impegnati in una rapida missione di entrata e uscita per scattare selfie davanti ad alcune delle principali attrazioni (nel caso di Firenze si parla di straordinari monumenti come il David di Michelangelo, la Primavera di Botticelli, Piazza della Signoria, ndr) per mostrare a casa che sono stati qui, mentre in sostanza calpestano la città senza dare alcun contributo”. Così, in un lungo articolo pubblicato dalla versione online del britannico “Guardian” e ripreso in Italia dal quotidiano La Nazione, Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, si sofferma sul tema del turismo “mordi e fuggi”: “Nel corso degli anni la città ha progressivamente perso la sua identità”. Hollberg sottolinea la necessità di un “approccio sostenibile” e fa l’esempio del suo lavoro all’Accademia. “Undici milioni di persone che ogni anno vogliono visitare Firenze non possono essere respinti, ma vanno gestiti proteggendo il patrimonio della città” scrive Hollberg che sottolinea come la grande massa di turisti stia snaturando Firenze e impattando sulla vita dei 366mila residenti, soprattutto quelli del centro.

Hollberg sostiene che sia possibile un’altra via, citando il suo lavoro alla Gallleria dell’Accademia dal 2015.

“Per anni ho lottato per ottenere il diritto d’autore per proteggere la dignità del David di Michelangelo dallo sfruttamento commerciale e ho ottenuto alcuni importanti successi scrive – ma i problemi che ho riscontrato sia in Galleria che in città mi hanno anche dato l’opportunità di esplorare possibili soluzioni all’eccesso di turismo, considerando l’ovvio, ovvero che non possiamo ampliare lo spazio”.

Nel caso di Taormina, al netto ovviamente di tutte le differenze significative del caso, si parla di un territorio di poco meno di 11 mila residenti, una cittadina che nel 2023 ha fatto registrare Un milione 380 mila presenze nelle strutture alberghiere ed extralberghiere e nel periodo estivo si riempie all’inverosimile. E a questi numeri importanti si somma l’arrivo di almeno 2 milioni di visitatori “mordi e fuggi”, un numero che probabilmente è anche inesatto per difetto perché ad oggi non si ha una stima precisa del flusso occasionale di avventori che raggiungono la Perla dello Ionio per trascorrervi qualche ora e che, tuttavia, non pernottano in paese. I momenti più significativi dell’anno sono quelli del Corso Umberto strapieno di persone, dove per spostarsi da Porta Catania a Porta Messina diventa un’odissea, o magari anche altri contesti come l’Isola Bella che ad agosto mostra l’immagine della Riserva Naturale presa d’assalto in termini totali dai bagnanti. E ovviamente c’è tutto il discorso connesso della viabilità che va in in tilt. A Venezia si è deciso di introdurre un ticket per arginare e quindi razionalizzare le “ondate” di arrivi occasionali in città, con la novità introdotta intanto in 29 date dell’anno, nelle fasi cioè di maggiore rilievo turistico. Taormina – ricordiamo – ha fatto la sua scelta, a tal proposito, ed è quella di non introdurre nessun balzello aggiuntivo sui flussi in entrata in paese.

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