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Ortopedia Taormina senza rinforzi: la chiusura estiva del PS Traumatologico è più di un’ipotesi

TAORMINA – Il concorso per l’assunzione di 3 ortopedici a Taormina (5 in tutto le nuove posizioni invece previste in Asp) non ha risolto l’emergenza in atto nel reparto di Ortopedia del San Vincenzo e si prospettano tempi ancora lunghi per l’arrivo dei rinforzi. L’iter concorsuale prevede tempi lunghi per la definizione e al momento in Ortopedia a Taormina rimangono disponibili in organico soltanto il primario Roberto Ventimiglia e altri quattro medici, cinque operatori in un reparto che fa numeri importanti ed è un punto di riferimento assoluto in questo ambito nella sanità della provincia di Messina.

Il primo dei tre ortopedici che dovrebbero ampliare l’organico forse arriverà a maggio e c’è da fare i conti anche con la scelta di alcuni operatori che alla fine scelgono altre sedi e preferiscono andare in altre province. Non è neanche scontato, insomma, che alla fine si riesca ad avere a disposizione tutti i tre ortopedici a supporto del personale attualmente in servizio al San Vincenzo. Si va verso un’ennesima estate all’insegna dell’emergenza.

E allora si fa strada la prospettiva, quasi inevitabile e probabilmente auspicabile, di una chiusura notturna (dalle 20 alle 8) del Pronto Soccorso Traumatologico, come avvenne la scorsa estate, da luglio a settembre. I cinque medici disponibili stanno andando avanti con impegno encomiabile affrontando da soli turni diurni e notturni ma non possono reggere ancora a lungo a questo “tour de force” e a maggior ragione nei prossimi mesi, quando aumenteranno le presenze sul territorio e di conseguenza anche le richieste di pazienti che si recheranno ogni giorno all’ospedale di Taormina. La chiusura notturna potrebbe diventare ancora una volta un modo per mettere una “toppa” al problema e per evitare che i professionisti del “San Vincenzo” e i pazienti stessi vengano esposti a una situazione rischiosa.

La chiusura estiva del Pronto soccorso traumatologico tornerebbe, ancora una volta, a rappresentare la soluzione, pur emergenziale, per garantire un pò di riposo ai medici, che altrimenti non avrebbe modo nemmeno di usufruire delle ferie spettanti. La scorsa estate proprio in questo modo c’è stata la possibilità effettuare regolarmente visite ed interventi e l’attività di ambulatorio sala gessi e attività ordinarie di prime visite e visite di controllo, consentendo inoltre la sala operatoria.

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