HomePoliticaNon solo tributi: De Luca ce l’ha di nuovo con Rambo?

Non solo tributi: De Luca ce l’ha di nuovo con Rambo?

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, torna all’attacco dei responsabili di Area del Comune e l’attenzione principale si concentra sull’Ufficio Tributi ma qualche altro siluro ha lambito ulteriori ambiti della macchina amministrativa locale. Lunedì sera è arrivato l’affondo, pesante, sull’Area Finanziaria, per le questioni della riscossione. Una dura presa di posizione preceduta poche ore prima da un altro post che faceva invece riferimento ad una riunione svoltasi nella mattinata al Palazzo dei Giurati. E proprio quel post lascia in eredità un indizio sul possibile (o probabile) “bersaglio” delle sue parole.

“Ho avuto un confronto con i responsabili degli uffici municipali: se qualcuno è affetto dalla sindrome dell’ansia di prestazione ci penserà a curarlo il presidente del consiglio comunale Pinuccio Composto che è anche un validissimo medico. Ancora gli uffici non hanno capito che si devono attenere alle direttive del sindaco e della giunta comunale nelle attività amministrative che non rientrano nelle gestione ordinaria ed urgente. Più programmazione e meno improvvisazione. Più concretezza e meno comunicati stampa”.

Queste le parole di De Luca e l’ultima frase, a volerla decodificare, pare avere un chiaro destinatario. Tra gli attuali responsabili di Area del Comune di Taormina chi comunica al momento all’esterno i risultati dell’operato – tra l’altro apprezzabile – dei propri uffici? L’unico che diffonde note sui risultati delle attività è il Comandante della Polizia locale, Daniele Lo Presti. E allora forse si apre un nuovo capitolo nel rapporto che si è fatto piuttosto turbolento tra De Luca e Lo Presti.

Le parti hanno avuto di recente un colloquio chiarificatore e risulta che Lo Presti abbia rinnovato la sua volontà di impegnarsi per il Comune e per la città ma si sa che De Luca non sgancia mai certe frasi per caso e il suo post è parso non troppo velatamente come una nuova frecciata indirizzata al Comandante della Polizia locale.

In realtà, al momento, poco si può rimproverare a Lo Presti, al quale era stato promesso la scorsa estate un esercito di 30 agenti e che invece, al netto dei vincoli legati al dissesto, si ritrova a proseguire la sua attività in emergenza con pochi reduci e l’aggiunta di qualche ausiliare (3 per esattezza) a sua disposizione, con l’unica lieta novella all’orizzonte di una selezione pubblica in corso – indetta a fine 2023 da Palazzo dei Giurati – per la “Mobilità esterna per la copertura di quattro posti appartenenti all’area degli istruttori, con profilo professionale di agente di Polizia locale, a tempo pieno ed indeterminato”. Nel frattempo va anche ricordato che Lo Presti aveva fatto una mossa sicuramente apprezzabile, facendo arrivare a Taormina un vicecomandante capace e affidabile, Alessandro Munnia, e in buona sostanza l’ufficio di Polizia locale sta lavorando bene.

Questa legislatura era iniziata con Lo Presti protagonista in prima linea, al fianco del sindaco ad esempio nell’azione eclatante della rimozione del chiosco pluri-moroso. Il 29 giugno 2023 fu proprio il Comandante, ribattezzato “Rambo” da De Luca, ad arginare – per motivi procedurali – l’impeto del sindaco che intendeva procedere personalmente, subito, alla demolizione della struttura (il cui proprietario non pagava il suolo pubblico all’ente locale dal 1989). Quindi Lo Presti venne pure precettato nei blitz notturni che hanno innescato l’aspra contesa con la ditta del servizio di raccolta rifiuti. Poi qualcosa è cambiato, il vento di questo rapporto è girato e c’è stato lo scontro sugli stalli concessi e revocati alla Polizia locale in piazza San Domenico. Una vicenda a suo modo spartiacque, nella quale è esplosa l’ira di De Luca e che – anche qui – in sua assenza si poteva e si doveva gestire meglio, finendo invece per evidenziare in termini eloquenti come vanno oggi le cose al Palazzo dei Giurati quando il sindaco è fuori sede per altri impegni.

E allora rimane la considerazione (nostra, sicuramente) che in un Comune a corto di organico e di forze fresche, alla fine Lo Presti possa rappresentare una risorsa e un valore aggiunto, anche perché in un Comando di Polizia locale con pochi agenti a disposizione, chi potrebbe fare di più? Ovviamente poi tutto passa da valutazioni soggettive, e si vedrà quel che avverrà perché, in fondo, si sa che la vita è tutta una questione di feeling. E’ una storia nella quale emerge proprio la netta sensazione che frizioni e perplessità finiscano spesso per essere state indotte o stimolate dal meccanismo amministrativo molto discutibile che, in assenza del sindaco, regge al momento le sorti del Comune di Taormina. E quando un Comune si regge sulle dinamiche del “pigghia e potta”, se pure quello non è di una qualità ed esattezza adeguata al contesto, il corto circuito poi diventa l’inesorabile conseguenza. Vale in questa situazione, vale a cascata in altri casi. Tanti, troppi.

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