GIARDINI NAXOS – Nel suo comizio di sabato scorso a Giardini Naxos, Cateno De Luca si è soffermato sul capitolo dei tributi e del recupero dell’evasione, che potrebbe riservare un capitolo bis a Naxos dopo quello della sua Amministrazione a Taormina.
Un tema spinoso, quello delle tasse, che si incrocia più o meno direttamente proprio con le dinamiche della vicina Taormina, dove impera la polemica per i tanti (troppi) errori nella strategia di gestione dei tributi che sono diventati un incubo per i residenti. A Taormina le somme “fantasma” non riscosse dall’ente in passato ora sono rientrate nelle casse di Palazzo dei Giurati, ma la pressione sui contribuenti sta proseguendo senza tregua e alimenta estenuanti code dei contribuenti agli uffici e un clima teso di aspre polemiche in città.
Ora De Luca si sofferma così su Giardini Naxos e anticipa lo scenario se la sua aggregazione dovesse vincere le elezioni Amministrative del 2026. Il politico di Fiumedinisi prima prova a rassicurare i giardinesi e poi lancia il suo “avviso ai naviganti”.
“Bisogna riorganizzare tutto. Cominciamo dall’organizzazione della macchina amministrativa, tributi e conti in regola. Sento dire… “Non votate De Luca, non votatelo”, perché “quando arriva De Luca vi fa pagare le tasse al massimo e fa pagare gli evasori”. Non sono io il candidato… Oggi le tasse sono al minimo a Giardini?”.
Quindi l’affondo di De Luca: “Ma voi lo sapete che a Giardini il 30% di fessi pagano il 70% di scaltri non pagano e ci sono i contribuenti fantasma che non sono mai entrati nella banca dati perché ci sono un pò coperture? Io che c’entro? Già esistono queste storie, mica sono un portatore sano di queste cose. Cosa c’è di più da spremere…?”.
