HomeEuronewsMorte Navalny: la vedova prende il testimone di Alexei

Morte Navalny: la vedova prende il testimone di Alexei

“Come ha detto Yulia, Putin non è la Russia. La Russia non è Putin”. Così l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea Josep Borrell ha fatto eco alle dichiarazioni della vedova di Alexei Navalny, l’oppositore del Cremlino dichiarato morto dalle autorità russe venerdì 16 febbraio per una trombosi.

Non solo Borrell, il messaggio centrale di Yulia Navalnaya da Bruxelles dove lunedì 19 febbraio si è svolto il Consiglio dei ministri degli Esteri Ue, è stato ripreso anche da Antonio Tajani in occasione di un colloquio con la moglie di Navalny. Secondo il capo della diplomazia italiana Navalnya “è una donna che vuole continuare a battersi per difendere la libertà nel suo Paese. L’abbiamo trovata determinata. Josep Borrell, a nome di tutti quanti noi, ha detto che continueremo a sostenere il diritto di parlare in Russia e di poter combattere battaglie politiche. Chiederemo la liberazione di tutti i prigionieri politici”.

Proprio l’Ue si dice pronta a varare nuove misure contro la Russia dopo la morte di Navalny, mentre ha deciso di dedicare alla memoria del dissidente russo il pacchetto di sanzioni sui diritti umani, “in modo che il suo nome sia ricordato per sempre”, ha spiegato Josep Borrell.

Nel tardo pomeriggio di lunedì 19 febbraio in migliaia si sono ritrovati in Piazza del Campidoglio a Roma per ricordare Alexei Navalny e fare luce sulle vere cause del decesso. Tanti i fiori e messaggi sotto alla gigantografia con la foto dell’oppositore russo davanti la statua di Marco Aurelio. Alla fiaccolata, organizzata dal leader di Azione Carlo Calenda, hanno aderito tutte le forze politiche, dal Partito Democratico alla Lega. Nonostante l’evento pacifico, contestata dalla piazza la presenza del senatore leghista Massimiliano Romeo, accusato della presunta vicinanza del suo partito al governo di Putin.

Secondo quanto ha dichiarato Ivan Zhdanov, collaboratore di Navalny, serviranno 14 giorni per completare gli esami autoptici sul corpo del leader dell’opposizione russa morto venerdì scorso. Gli assistenti di Navalny hanno detto che alla madre e ai suoi avvocati è stato negato l’accesso all’obitorio nella città russa di Salekhard, vicino alla colonia carceraria IK-3 dove Navalny è deceduto il 16 febbraio scorso.

Fonte: Euronews Italia

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