TAORMINA – Proseguono i tentativi estremi per una mediazione in extremis finalizzata ad arrivare ad una sintesi tra le due liste del fronte anti-De Luca in vista delle elezioni a Taormina. La trattativa, di fatto, è ad un binario morto ed è finita in occasione della riunione in cui ci fu lo scontro verbale tra il sindaco Mario Bolognari e l’esponente di “Orgoglio Taormina”, Cesare Tajana. Da quel momento ognuno è andato per la propria strada e discorso chiuso.
Eppure, a quanto risulta, anche in questi giorni, da più parti, c’è stato qualche sondaggio per capire se sussiste o meno la possibilità di riaprire una discussione. Il tentativo che, al momento, non sortisce effetti è quello di cercare di “ammorbidire” in particolare la posizione di Antonio D’Aveni, leader e candidato sindaco di “Orgoglio Taormina”.
Tra le fila dell’attuale maggioranza di Palazzo dei Giurati non si disdegnerebbe la possibilità di un ultimo confronto, ponendo tuttavia alcuni paletti. E tra questi, a quanto pare, ci sarebbe una certa indisponibilità a riprendere un ragionamento comprensivo della presenza di Tajana, uno degli alleati più vicini a D’Aveni in questa campagna elettorale. In sostanza, sull’ex commissario liquidatore di Asm non c’è un veto esplicito ma quasi. Per la serie: “Mollalo e vieni con noi”: messaggio rimandato al mittente da D’Aveni.
Netta la posizione di D’Aveni che alza un muro e si concentra sulla propria sfida elettorale contro Bolognari e De Luca. Il candidato di “Orgoglio Taormina” ha già fatto la sua scelta e non ha intenzione di fare passi indietro rispetto alla propria nomination per la sindacatura. Ma soprattutto non cambia idea sul “no” ad un sostegno a Bolognari e conferma la sua piena intesa con Tajana.
