HomeTurismo & LifestyleMocambo Taormina a D&G: la proprietà ha respinto i "pirati"

Mocambo Taormina a D&G: la proprietà ha respinto i “pirati”

TAORMINA – In attesa dell’ufficialità, non ci sono più dubbi sulla clamorosa operazione che porterà la gestione dello storico Mocambo di Taormina nelle mani di D&G, e più precisamente di Alfonso Dolce, fratello di Domenico. La notizia riportata da Il Foglio apre le porte della capitale del turismo siciliano ad una grande azienda che non soltanto è un colosso del lusso ma è un simbolo del simbolo del made in Italy nel mondo. D&G erano intenzionati a fare un investimento importante a Taormina, come aveva anticipato TN24 il 4 dicembre scorso e non ci poteva essere occasione migliore dell’opportunità di rilevare la gestione del Bar Mocambo, chiuso dalla scorsa estate e in attesa di un rilancio. La svolta è arrivata alle porte della stagione turistica 2024. Ma c’è di più.

Stando ad alcune indiscrezioni raccolte da TN24, la proprietà alla fine avrebbe fatto una scelta significativa, non scontata. Tra le diverse offerte arrivate sul tavolo della famiglia Fichera ne sarebbe giunta addirittura qualcuna ancora più allettante della maxi-proposta messa sul tavolo da D&G.

La volontà della proprietà, tuttavia, sarebbe stata quella di dire “No”, anche a costo di rinunciare a qualcosa in termini economici, rispetto ad una locazione ancora più redditizia. La scelta, insomma, sarebbe stata quella di chiudere i giochi optando per un interlocutore di alto profilo, dando quindi le chiavi del Mocambo ad un’azienda non soltanto ampiamente solida sul piano economico ma anche in grado di dare una prospettiva rilievo all’immobile e di contribuire ad alzare l’asticella dell’offerta turistica nella Perla dello Ionio. Da qui il no e la porta chiusa al “corteggiamento” avanzato da privati ritenuti non in linea con le destinazioni d’uso prospettate e che presentavano pure una condizione di dubbia sostenibilità finanziaria.

La scelta è ricaduta su una grande maison della moda internazionale, i cui fondatori e proprietari sono da sempre legati alla realtà della Città di Taormina. Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana qui sono praticamente di casa e nello specifico Alfonso Dolce, come evidenziato da TN24, è un manager molto stimato che in questi anni si è guadagnato con merito una forte credibilità e stima in ambito internazionale, non soltanto nel mondo della moda.

E’ chiaro e innegabile che le cifre dell’affare Mocambo sono importanti, parametri totalmente fuori dalla portata dalla debole imprenditoria locale di oggi. Il rischio scongiurato, tuttavia, sul fronte Mocambo è quello di un’asta ad oltranza. La proprietà avrebbe potuto continuare a tenere chiuso l’immobile, scatenando una contesa ad oltranza e andando ad alzare le cifre per poi magari affidare il bene a soggetti di dubbio spessore. Il finale della storia è stato un altro.

L’ingresso sulla scena di D&G è un segnale confortante che va oltre la tendenza dei grandi brand del lusso che stanno sbarcando uno dopo l’altro a Taormina e che alimentano il timore, anche legittimo – di cui TN24 ha parlato più volte – di una colonizzazione totale dell’economia locale. Attenzione perché la storia degli anni scorsi racconta che in questa città, prima di questa recente ondata dei top brand del lusso, erano spesso arrivati diversi “pirati della lavanda” (chiamiamoli bonariamente così) e ne parleremo presto, in ulteriori riflessioni su TN24.

Stavolta D&G, con la “benedizione” della famiglia Fichera, l’ha spuntata sui “pirati della lavanda”, che si erano presi pezzi del paese per poi calare il pacco ai malcapitati proprietari di casa e dileguarsi nel nulla. L’operazione D&G, al di là degli enormi vantaggi che ne avrà la proprietà che ha chiuso una mega-intesa, assicurerà una presenza di spessore assoluto in città. D&G non viene qui per fare l’Opera Pia e punta a guadagnarci il più possibile, ma non entrano a Taormina per sfruttarla. D&G la bellissima Taormina, con i suoi pregi e i suoi difetti, non la scoprono oggi, la conoscono molto bene e hanno voglia di fare bene. Soprattutto hanno dato dimostrazione di rispettare questa città e si sono spesi per dare un contributo positivo all’immagine del territorio. Non sbarca qui un privato per fare un test sulla convenienza a stare a Taormina, come fossimo un barattolo di “yogurt” a scadenza. La nuova gestione del Mocambo, a quanto risulta, è intenzionata a lanciare un progetto molto ambizioso e punterà ad integrarsi con il tessuto economico e sociale del territorio.

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