HomeTurismo & LifestyleMei, cosa cercano gli italiani in viaggio: segnale anche per Taormina

Mei, cosa cercano gli italiani in viaggio: segnale anche per Taormina

Il trend a favore degli acquisti esperienziali a discapito dei beni materiali è supportato anche dai dati del Mastercard Economics Institute (Mei) che rivelano un aumento in Europa della quota di budget destinata alle esperienze – come viaggi o pranzi e cene fuori casa – che, nel 2023, ha raggiunto il 22% della spesa totale, superando il 19% nel 2019. In confronto, la quota di spesa per i beni materiali è rimasta pressoché stabile. Anche in l’Italia l’Experience Economy si conferma la tendenza per il 2024, con un italiano su due (49%) che vorrebbe concedersi esperienze strettamente legate ai viaggi e il 32% che predilige invece esperienze a tema enogastronomico e culinario.

Sono le passioni a muovere le persone verso il viaggio: il 34% dei connazionali afferma che viaggerebbe in un altro Paese o continente anche solo per vivere un’esperienza appassionante. Tra le esperienze, quelle di più grande impatto per gli intervistati sono i viaggi verso destinazioni riconosciute come da visitare almeno una volta nella vita (39%) e quelli per assistere a fenomeni naturali (34%).

Altrettanto apprezzate sono le esperienze legate ad eventi musicali internazionali (46%) e locali (39%), al cinema (40%), alle première cinematografiche (37%) e agli eventi sportivi. C’è però un appunto che Mastercard segnala: dopo aver vissuto e condiviso un’esperienza, solo poco più della metà degli italiani afferma di essere sempre o quasi sempre soddisfatto (67% vs il 78% in Europa): un dato che rivela come ci siano ancora grandi margini di miglioramento, e anche quanto sia alto il desiderio di emozioni.

Si tratta di indicazioni interessanti per le destinazioni turistiche ed in questo contesto anche per Taormina, capitale del turismo in Sicilia e meta di riferimento nel Sud Italia. In particolare viene sottolineata l’importanza dell’experience e la capacità di connotare l’offerta con i tratti distintivi e le peculiarità del territorio. Elementi di riflessione che richiamano anche l’esigenza di trovare delle soluzioni in grado di elevare il grado di attrattività della destinazione sul mercato interno, che nel caso di Taormina rappresenta sin qui inchiodata soltanto ad una deficitaria percentuale del 15% di presenze rispetto al dato complessivo, a fronte di una netta maggioranza – l’85% – che è rappresentata dal turismo straniero.

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