HomeApertura"Me l'ha detto il Papa", rivelazione pazzesca su Emanuela Orlandi

“Me l’ha detto il Papa”, rivelazione pazzesca su Emanuela Orlandi

Altro capitolo nel giallo infinito della scomparsa di Emanuela Orlandi. Giovanni Floris ha dedicato una parte dell’ultima puntata di DiMartedì, andata in onda su La7, il 31 gennaio, al caso di Emanuela Orlandi. In studio c’era il fratello della ragazza scomparsa nel 1983, Pietro, che ha raccontato un colloquio da lui avuto con Papa Francesco: “Ci ha detto solo questa frase: ‘Emanuela sta in cielo’. In quel momento mi si è gelato il sangue. Un Papa che mi dice che mia sorella è morta… Però ho pensato che magari volesse collaborare… Mi ha messo una mano sul braccio… L’ho visto come un segnale, come dire andiamo avanti ma poi il muro si è alzato più di prima. Non c’è mai più stata la possibilità di incontrarlo. C’è proprio una chiusura da parte sua”.

Al dibattito ha preso parte, in collegamento, anche il giornalista Andrea Purgatori che da anni segue questo mistero con una lunga serie di inchieste giornalistiche ed approfondimenti sul tema e che nell’occasione ha osservato: “Forse ha deciso Papa Francesco di riaprire l’inchiesta o comunque ha dato il suo assenso. E se dopo 40 anni di silenzio si decide di aprire un’inchiesta in Vaticano, immagino che poi non si possa chiudere con un ‘non ne sappiamo nulla’, altrimenti conveniva continuare con la strategia del silenzio”.

“Il passaggio di Papa Ratzinger – ha aggiunto Purgatori – è molto interessante perché quel pontefice aveva inviato il capo e il vice capo della gendarmeria vaticana dal magistrato italiano che stava indagando per chiedere di riaprire la tomba di De Pedis e liberarsi da quell’imbarazzo in cambio il magistrato voleva notizie su Emanuela. Ma poi tutto si blocca… “

Pochi giorni dopo la recente morte di Papa Ratzinger, la magistratura Vaticana ha deciso di riaprire l’inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi. La decisione è stata presa dalla Gendarmeria e dal promotore della giustizia Vaticana a seguito delle numerose denunce e istanze presentate dalla famiglia Orlandi. “Si è trattato di un atto dovuto – ha dichiarato a Fanpage.it il promotore Alessandro Diddi – Abbiamo quindi riaperto il fascicolo sulla sua scomparsa”. Ma in tanti si chiedono se sia una casualità questa decisione, avvenuta il 9 gennaio, 10 giorni dopo la dipartita di Papa Benedetto XVI.

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