Come se non bastasse l’orrore di Bucha, emergono altre atrocità e violenze bestiali in Ucraina, stavolta in un altro villaggio della regione di Kiev, a Borodyanka e nella zona di Cernihiv a nord. Mentre a sud continua il massacrante assedio di Mariupol, anche oggi senza corridoio umanitario, la guerra racconta crimini indicibili che si fa fatica anche a commentare e che impongono ora alla comunità internazionale di archiviare il tempo delle parole, trovare i colpevoli e punirli nel modo più esemplare per la violenza efferata che hanno avuto nei confronti della popolazione ucraina.
Donne stuprate, bambini torturati, civili uccisi ovunque e in qualsiasi modo. La guerra fa schifo in ogni caso ma qui si è andati oltre, con una disumanità che non può rimanere impunita ed esige una risposta immediata e adeguata del mondo. La priorità rimane la pace ma al contempo c’è bisogno di giustizia per tutti quei civili che sono stati investiti da una furia omicida impressionante.
“La Russia vuole uccidere più civili possibili, porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra”. Per questo “serve un tribunale come quello di Norimberga”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Onu, ribadendo che Mosca vuole trasformare l’Ucraina “in una terra di schiavi”. “Dove sono le garanzie che deve dare l’Organizzazione delle Nazioni Unite? Dov’è la pace che il Consiglio di sicurezza deve costruire?”, ha aggiunto Zelensky.
Dopo qualche iniziale problema tecnico, è stato trasmesso un video del presidente ucraino Zelensky ai membri del Consiglio di Sicurezza. Il filmato ha mostrato immagini raccapriccianti di civili, inclusi bambini, uccisi in città dell’Ucraina come Irpin, Dymerka, Motyzhin. “Quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto in altri posti”, ha detto Zelensky. Per questo il leader di Kiev ha chiesto “un tribunale sul modello di Norimberga per processare la Russia per i suoi crimini di guerra in Ucraina”. E ha ragione il presidente ucraino: c’è bisogno di un’altra Norimberga per punire crimini così orrendi e spregevoli.
