Nei suoi ultimi giorni di vita, prima della prematura scomparsa avvenuta a 54 anni, Mino Raiola ha confezionato il suo capolavoro finale. Erling Haaland, ragazzone norvegese che Raiola aveva portato a 20 anni al Salisburgo e poi nel 2020 “parcheggiato” al Borussia Dortmund per la definitiva consacrazione, sta per passare infatti al Manchester City, in Premier League.
Stiamo parlando di un calciatore che è diventato una macchina da gol capace di realizzare in Germania 65 gol in 61 partite. Lo volevano Manchester City, Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Chelsea e Bayern Monaco. C’era stato lo scatto in avanti di Roman Abramovich ma Putin e la guerra hanno fatto saltare l’affare, con il magnate russo costretto a tirarsi indietro e persino a cedere i blues. Alla fine ha avuto la meglio il City, con gli sceicchi che hanno rinnovato il contratto al loro allenatore Pepe Guardiola e gli hanno pure regalato Haaland.
L’asta era iniziata la scorsa estate e si aspettava soltanto di capire chi avrebbe bonificato la clausola da 75 milioni di euro inserita da Raiola nel passaggio avvenuto nel gennaio 2020 dal Salisburgo al Borussia Dortmund. Il Borussia incasserà dal Manchester City 75 milioni e l’ex Salisburgo firmerà un contratto che lo legherà ai citizens fino al 2027, percependo – quando ancora deve compiere 22 anni – la bellezza di 30 milioni di euro all’anno.
E oltre all’ingaggio per il vikingo, sarebbero stati pattuiti 40 milioni di commissioni per il re dei procuratori, frutto di un accordo raggiunto da Raiola con il City in extremis, nei giorni della battaglia per la vita dalla quale è uscito sconfitto.
Tutti questi soldi, a questo punto, passeranno a Rafaela Pimenta, avvocatessa brasiliana che da tanti anni ad ora è stata il braccio destro di Raiola e ora ne raccoglierà il testimone e soprattutto erediterà le chiavi dell’agenzia, il suo patrimonio di calciatori e le relativa cifre stellari.
Haaland ma non solo, perché nella scuderia messa in piedi da Raiola ci sono anche i vari De Vrij (Inter) e De Ligt (Juventus), Donnarumma e Verratti (PSG), Balotelli (AdanaDemirspor, Turchia) e Mkhitaryan (Roma).
Un impero straordinario che rimane e sul quale il re dei procuratori, prima di lasciare questo mondo e volare in cielo, ha messo l’ultima firma d’autore con la zampata faraonica sull’asse Dortmund-Manchester.
