TAORMINA – L’ospedale di Taormina è sempre più in prima linea nella lotta ai tumori grazie all’Unità Operativa Complessa di Oncologia del “San Vincenzo”. Il reparto diretto dal dott. Francesco Ferraù ha avviato due nuove terapie sperimentali contro il carcinoma polmonare, uno dei tumori più aggressivi. Adesso il presidio di contrada Sirina accende una speranza con un’attività avviata nei mesi recenti e che si pone all’avanguardia assoluta in Sicilia e nel Sud Italia.
Proprio il 4 febbraio scorso si è celebrata la “Giornata Mondiale contro il Cancro”, con numerose iniziative nazionali ed internazionali, occasione di approfonditi dibattiti su questa malattia sempre più diffusa e Taormina, a questo punto, diventa uno dei territori che potrebbe contribuire ad una svolta grazie al reparto di eccellenza presente al San Vincenzo.
“Il cancro è anche un settore in cui si registrano continui e straordinari progressi nel campo della terapia farmacologica. Questo ci permette di guardare con ragionevole ottimismo al futuro – spiega il dott. Ferraù a TN24 -. Ma la vera notizia è che un paziente che sfortunatamente si trovi a fronteggiare una di queste temibili forme tumorali, quali ad esempio il carcinoma del polmone, non ha bisogno di imbarcarsi in costosi e defatiganti viaggi della speranza ma può trovare risposta nei Centri Oncologici locali. Il Sistema Sanitario Nazionale infatti, pur in mezzo a mille difficoltà a tutti note, si fa ancora carico dei costi di queste molecole altamente innovative e costose, rendendole disponibili presso le Farmacie Ospedaliere dei Centri Oncologici”.
E proprio presso l’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’Ospedale di Taormina, come detto, dove da qualche mese sono state avviate due terapie altamente innovative per alcune forme di carcinoma polmonare. “Si tratta per esattezza – evidenzia il dott. Ferraù – del “capmatinib”, per il tumore polmonare con la mutazione del gene METex14, fornito per la prima volta in Sicilia ad una paziente curata a Taormina, e dell’ “entrectinib” per il tumore polmonare con mutazione chiamata NTRK, anch’essa tra i primi casi In Sicilia. Parliamo di molecole che grazie alla loro alta specificità riescono ad ottenere risultati superiori alla chemioterapia con meno effetti collaterali e che, non ultimo pregio, si somministrano per via orale, evitando al paziente accessi ospedalieri e disagi cui le vecchie terapie ci avevano abituato. I costi sono elevati, ma totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale”.
“Bisogna essere molto chiari – continua il primario – e non creare false aspettative: non tutti i tumori polmonari hanno le caratteristiche di cui abbiamo parlato e possono quindi beneficiarsi di tali rivoluzionarie molecole. E’ giusto anche precisare che tali farmaci, come si diceva all’inizio, sono accessibili a tutti i pazienti purchè il loro tumore presenti le caratteristiche idonee: quindi da parte del medico si tratta di applicarsi nella ricerca di tali caratteristiche”.
Con il lavoro di tutti i giorni e con un continuo aggiornamento professionale, gli Oncologi di Taormina continuano ad offrire la qualità dell’assistenza oncologica che li ha sempre caratterizzati, guidati dal dott. Ferraù, uno dei “signori della buona sanità”. Il noto e stimato professionista non ama i riflettori ma da tanti anni a questa parte (è in servizio a Taormina dal 1999), ha fatto la sua parte con grande impegno, professionalità, umanità ed incisività nella lotta al cancro. Ferraù ha creato una squadra valida ed apprezzata che rappresenta un’eccellenza in questo ambito nella Sicilia Orientale ed una delle più valide unità operative nell’intero panorama regionale.
L’obiettivo attuale, intanto, è quello di rafforzare questo reparto, superando alcune difficoltà operative che affliggono il Dipartimento Oncologico dell’Ospedale di Taormina, acuite dalla lunga serie di commissariamenti. L’interminabile fase di transizione al vertice dell’Asp Messina, dal 1 febbraio è scorso finalmente è giunta al termine, con l’avvenuta nomina del direttore generale, dott. Giuseppe Cuccì (responsabile del dipartimento di Salute Mentale dell’Asp di Enna e sindaco di Sperlinga).
La tutela della salute è un argomento che tocca da vicino ciascuno di noi, in qualunque momento, a tutte le età, per affrontare piccoli problemi o per patologie gravi e invalidanti ed in questo contesto conta molto la professionalità e l’esperienza degli operatori. Il Dipartimento Oncologico di Taormina ha un’attività che va avanti da ormai 23 anni, con tanti pazienti delle aree metropolitane di Messina e Catania ed anche da altre zone della Sicilia. I numeri delle prestazioni erogate in quest’ambito, nel presidio di contrada Sirina, sono di assoluto rilievo: oltre 8 mila trattamenti oncologici in regime di day hospital, oltre 10 mila visite ambulatoriali delle varie specialità oncologiche, oltre mille interventi di Chirurgia Oncologica generale (soprattutto per tumori del colon-retto, del polmone, della testa e del collo, e della mammella).
Ecco perché la Divisione di Oncologia Medica di Taormina va difesa e sostenuta in una battaglia quotidiana per la vita che necessita di avere strumenti e soprattutto risorse umane ed economiche adeguate per affrontare al meglio un compito arduo e pieno di complessità. Da questo non si può e non si deve prescindere. Il futuro del San Vincenzo passa dal mantenimento di reparti di eccellenza come il Dipartimento Oncologico, che non dovrebbero essere neppure sfiorati da discorsi riguardanti il depotenziamento e che, invece, combatte non soltanto per difendere la vita dei suoi pazienti ma anche contro le scelte spesso cervellotiche della burocrazia.
