HomePoliticaL'opposizione pensa al futuro anti-De Luca: scende in campo Marcello Passalacqua?

L’opposizione pensa al futuro anti-De Luca: scende in campo Marcello Passalacqua?

Marcello Passalacqua in una recente intervista al Tg90

TA0RMINA – Il sindaco Cateno De Luca si proietta sempre più verso altri orizzonti politici ed è convinzione comune che a Taormina la conclusione legislatura si verificherà assai prima della scadenza naturale, ad oggi fissata al 2028. D’altronde lo ha fatto capire in termini espliciti proprio De Luca che ha già nel mirino una lunga corsa verso un nuovo “assalto” alla presidenza della Regione e allora spuntano già i primi rumors su chi si contrapporrà alle prossime elezioni all’aggregazione locale di governo.

Tra le prime ipotesi c’è quella che porterebbe ad una possibile discesa in campo del prof. Marcello Passalacqua, fratello dell’ex sindaco Mauro Passalacqua. Il neurochirurgo taorminese è tornato in Consiglio comunale dopo l’esperienza da consigliere comunale in maggioranza nell’allora Amministrazione di Mario Bolognari. E’ rientrato in Consiglio alla fine del 2023, tra le fila dell’opposizione, dopo le dimissioni dall’aula di Bolognari.

Passalacqua in questo momento non sarebbe propenso ad accettare una proposta di candidatura per via dei suoi impegni professionali al Policlinico di Messina. Ma si sa che, al netto di tutte le perplessità e di qualsiasi smentita di rito, la politica porta poi spesso e volentieri a maturare altre valutazioni. La storia lo racconta e lo insegna. Tra l’altro Marcello Passalacqua ha “festeggiato” il ritorno in Consiglio con un duro attacco a De Luca, che ai più è parso quasi come un segnale politico da leggere nel presente e nel futuro.

Sul nome di Passalacqua sussisterebbero alcune convergenze che andrebbero ad incardinare lo scenario in questa direzione. Ci sarebbe, in particolare, totale gradimento e la “benedizione” di Bolognari, che nel 2018 – ricordiamo – convinse il neurochirurgo ad entrare in politica e a candidarsi nella sua lista al Consiglio comunale, quando dall’altra parte, a Mazzeo, c’era il tavolo degli avversari che stava per candidare a sindaco il fratello, Mauro Passalacqua. Bolognari stavolta non si riproporrà per la sindacatura ma la sua parola conta ancora e l’investitura per l’anti-De Luca passerà, praticamente, anche o soprattutto dalla sua indicazione.

E’ altrettanto chiaro che non mancherebbe il pieno sostegno di Mauro Passalacqua al fratello. L’ex primario del Pronto Soccorso, anche lui, non intende ricandidarsi ma vorrebbe comunque contribuire ad una riorganizzazione di un’alternativa all’odierno fronte di governo della città. Mauro Passalacqua non ha gradito i toni feroci usati prima e dopo il voto da De Luca e anche per questo l’opportunità di una nomination per Marcello Passalacqua al momento è un’idea ancora inconfessabile, una tentazione che però viene presa eccome in considerazione.

Al netto di questa doppia investitura pesante, che verrebbe condivisa anche da altri ambienti dell’opposizione cittadina, bisognerà capire quella che sarà la posizione – e quindi le relative valutazioni – di Mario D’Agostino rispetto ad un’eventuale candidatura di Passalacqua. Il figlio del compianto Carmelantonio D’Agostino rimane in cabina di regia ed è una figura che dira la sua anche stavolta nella trama politica che disegnerà poi l’opposizione. Non è detto che D’Agostino non sia intenzionato, invece, a fare un altro percorso: potrebbe anche decidere di mettersi in proprio e di rilanciare una propria candidatura a sindaco o magari sceglierà di riproporre un’eventuale nomination della moglie, Lucia Gaberscek. Già nella fase finale della passata legislatura il chirurgo taorminese aveva provato a convincere Bolognari a fare un passo indietro in favore di Gaberscek, allora presidente del Consiglio. Riflessioni in corso.

C’è da capire chi vorrà lanciarsi in una campagna elettorale che si prospetta comunque spigolosa, sia per il clima politico in città sia per quella che sarà poi la strategia già preventivabile di De Luca. Il parlamentare non si ricandiderà ma indicherà un suo candidato e lo sosterrà poi in prima persona come avvenne già in precedenza a Messina e prima ancora a Santa Teresa di Riva. Di conseguenza l’attuale sindaco imposterà una campagna elettorale – politicamente parlando – “aggressiva” verso lo/la sfidante di turno.

Le vicende palermitane indirizzeranno tempi e modi che caratterizzeranno questa legislatura e la sua conclusione, nel frattempo la lunga campagna elettorale comincia a prendere forma, con la lotta tutta interna all’Amministrazione tra i pretendenti al “trono” di De Luca e le prime manovre dell’opposizione che vuole andare alla resa dei conti con il parlamentare di Fiumedinisi.

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