HomeAttualità e CronacaL'ex scuola "Vittorino da Feltre" diventerà un parcheggio multipiano?

L’ex scuola “Vittorino da Feltre” diventerà un parcheggio multipiano?

TAORMINA – Il finanziamento per la ristrutturazione della “Vittorino da Feltre” torna alla Casa del Padre, il Comune di Taormina lo restituisce alla Regione Siciliana e adesso per l’ormai ex scuola elementare si apre un altro capitolo. La decisione del Comune di Taormina mette la pietra tombale su 19 anni esatti in cui la politica locale, da un’Amministrazione all’altra, non è riuscita a rimettere in piedi la vecchia scuola, chiusa e poi consegnata mestamente al suo destino, con i lavori che erano iniziati prima del periodo Covid, poi bloccati e mai più ripresi. Non ci sono più le condizioni per riavviare il cantiere.

A questo punto, al netto dell’amarezza e dei tanti bei ricordi che avremo tutti per sempre nel cuore, e al di là invece delle lacrime da coccodrillo della classe dirigente taorminese, appare certo che la “Vittorino da Feltre” non riaprirà mai più le sue porte agli studenti, ormai dal 2004 trasferiti (o accampati, a seconda dei punti di vista) alla scuola media “Ugo Foscolo”. Certo, fa una certa impressione osservare quel silenzio triste e funereo davanti al cortile della “Vittorino da Feltre”, mentre rimane in attività la “Ugo Foscolo”, un edificio prefabbricato in cartongesso degli Anni 70, dove la popolazione scolastica è il doppio o triplo di ciò che dovrebbe essere. Ma l’Italia è la terra dei paradossi e Taormina è una capitale del turismo ma anche dei controsensi.

Questo è ciò che ha prodotto la spocchia taorminese di un’intera classe politica che per un ventennio si è trastullata sul tema, se l’è presa comoda e ha fatto una litigiosa gara a chi ce l’aveva più lungo, salvo fare poi l’impietosa fine del marito di Lorena Bobbit.

Per la “Vittorino da Feltre” c’è un triplo scenario in vista, anche se forse la scelta – in verità – pare sia stata fatta. Potrebbe diventare un centro culturale per i giovani, bell’idea anche se dal generale in particolare bisognerebbe capire come e con quale sostenibilità economica. Oppure potrebbe finire in vendita e con quell’introito il Comune andrebbe a monetizzare e finanziare la realizzazione del polo scolastico al Capalc, altro “morto “cadavere” da resuscitare e da riportare in vita per accogliere qui tra qualche anno i bambini delle elementari e gli studenti delle medie di Taormina centro.

E poi c’è la terza soluzione, che potrebbe portare ad un project financing per la realizzazione di un parcheggio multipiano, al servizio della vasta popolazione di tutta una zona che conta ormai su un migliaio di residenti tra Cappuccini, Fontana Vecchia e Zappulla, e anche per avere un’ulteriore addizione nel periodo estivo quando Taormina scoppia di presenze sul territorio. Un parcheggio di quartiere che potrebbe, insomma, dare una mano pure per la stagione turistica. Non si potrà non tenere conto, evidentemente, del grosso problema viabilità e di un’intera zona che ha una sola via di accesso e di uscita: l’Arco di Cappuccini. Il discorso vale per le scuole e varrà in qualsiasi altro caso.

In realtà, soprattutto se dovesse maturare la dismissione del bene per finanziare la predetta operazione del polo scolastico, in tanti sono convinti che la “Vittorino da Feltre”, una volta consegnata alle mani di privati, forse diventerà l’ennesimo hotel di Taormina, in una città che ormai a più posti letto per la ricettività che effettivi residenti. Ma questa è un’altra storia.

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