HomeSportLa "carta di Ronaldo": ecco il documento che inguaia la Juve

La “carta di Ronaldo”: ecco il documento che inguaia la Juve

Il Corriere della Sera ha pubblicato nell’edizione odierna di giovedì 19 gennaio quella che è stata definita “la carta di Ronaldo”. Il documento che riguarda i rapporti tra Cristiano Ronaldo e la Juventus rientra nelle indagini sui conti del club bianconero. E’ stato rinvenuto a Torino “nello studio dell’avvocato Federico Restano lo scorso 23 marzo 2022, durante la seconda perquisizione disposta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello” ed è agli atti dell’inchiesta della Procura di Torino sul falso in bilancio.

La lettera è indirizzata appunto a CR7 e porta la firma di Fabio Paratici, con riferimenti alle manovre stipendi. Si tratta di quella “carta famosa che non deve esistere tecnicamente”, come si affermava in una intercettazione telefonica tra Cesare Gabasio (capo dell’ufficio legale della Juventus) e il direttore sportivo bianconero Federico Cherubini.

Questo il testo: “Egregio Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro

Oggetto: Accordo Premio Integrativo – Scrittura Integrativa

Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente (i) il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a Suo favore (“Accordo Premio Integrativo”) e (ii) l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (“Scrittura Integrativa”).

Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali “Altre Scritture”, ad oggi non disponibili, e la Scrittura Integrativa debitamente sottoscritta”.

La nota è firmata solo dall’ex responsabile dell’area tecnica Juve Fabio Paratici (indagato assieme ai vecchi vertici societari bianconeri) e non controfirmata da Cristiano Ronaldo – rappresenterebbe una scrittura privata in cui la Juventus, a fronte del mancato versamento a Ronaldo di alcune mensilità a causa delle difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid, si sarebbe impegnata a restituirgli quei soldi in un secondo momento, anche qualora avesse lasciato la Juventus. “nell’ipotesi in cui, a seguito di suo trasferimento definitivo, la condizione stabilita per la maturazione dei premi individuati (…) non possa verificarsi, Lei avrà diritto a percepire un incentivo all’esodo”. Il debito nei confronti di Ronaldo ammonterebbe a 19,6 milioni e, secondo gli inquirenti, non è mai stato iscritto a bilancio.

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