“Ho visto che se ne andavano a piedi, insieme, e mi sono innervosito, ma volevo soltanto spaventarle”. Così ha dato la sua versione dei fatti davanti al gip il 52enne che, tre giorni fa, ha travolto con la propria auto, nella zona industriale di Catania, la moglie, di 56 anni, rimasta ferita, e un’amica della donna, di 69 anni, morta nell’impatto. Investe la moglie e uccide l’amica e adesso confessa ma intanto la Procura lo accusa di omicidio e tentativo di omicidio aggravati.
“Lui – ha spiegato il suo legale – ce l’aveva con l’amica perché la riteneva ‘colpevole’ delle liti che aveva con la moglie. Tre giorni fa i tre sono andati insieme in una struttura medica specializzata dove l’uomo dal giugno dello scorso anno era in cura per una fragilità psicologica. Quando le due donne gli hanno detto che sarebbero andate via con un amico – ha aggiunto il penalista – ha avuto un blackout mentale e le ha travolte. Poi ha fatto marcia indietro e quando si è reso conto di quello che aveva fatto ha chiamato la polizia, aspettando gli agenti in un bar. Ho chiesto l’acquisizione delle cartelle mediche per valutare le sue reali condizioni di salute”.
L’uomo è imputato per violenza e maltrattamenti alla moglie nato dopo le denunce del 2018 della donna e che avevano portato, nei suoi confronti, all’emissione da parte del Questore di Catania del provvedimento dell’ammonizione. La prossima udienza è fissata per il 14 luglio. Nonostante l’avvio del procedimento la donna era rimasta a vivere con il marito, col quale era sposata da 25 anni, e nei confronti del quale, forse, aveva come un debito di riconoscenza per essersi preso cura degli otto figli che lei aveva avuto prima che iniziasse la loro relazione. La donna ha riportato fratture varie. Le sue condizioni sono stazionarie.
