Misure di custodia nei confronti di 7 soggetti (2 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 3 sottoposti a obbligo di dimora) indagati per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il sodalizio operava in Italia, in particolare tra Vitinia e Acilia, ed era capeggiato da due fratelli di nazionalità albanese, il più grande dei quali aveva ricevuto da connazionali esponenti della criminalità locale l’investitura di “referente” della zona e l’avallo per la gestione dell’illecita attività.