TAORMINA – Lo aveva annunciato la scorsa estate e poi la sera dell’8 settembre a Venezia, nel suo discorso al gala del “Better Word Fund” e adesso il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, passa all’atto finale della costituzione ufficiale della nuova fondazione “Taormina in the World” che diventerà dal 2024 il “braccio operativo” di Palazzo dei Giurati per le attività riguardanti la cultura.
“Ci ho lavorato tutta la notte e finalmente anche la Fondazione Taormina è pronta per andare in Consiglio comunale nella seduta del 9 dicembre unitamente ai bilanci di previsione 2024/2026 del comune e delle partecipate municipali”, rende noto questa mattina il primo cittadino di Taormina. Non manca la sorpresa perché la fondazione che De Luca ha immaginato e va a costituire proverà a coniugare vari elementi: l’obiettivo è quello di rialzare l’asticella della proposta culturale della città, mettendo parallelamente a regime il patrimonio ed integrando le relativa gestione dei siti di cui è titolare l’ente. Si chiamerà, per esattezza, “Taormina in the World & Giuseppe Mazzullo Foundation”. Questo il nome definitivo che è stato scelto. Da una parte ci sarà quindi il volto nuovo, con l’ambizione di una proposta di profilo internazionale in linea con i fasti passati della città, dall’altro si rilancia un soggetto già esistente, passando per la “resurrezione” della Fondazione Mazzullo.
Per quanto attiene l’internazionalizzazione del Brand Taormina De Luca aveva già lanciato la sfida assicurandosi la nomina come sua esperta di Valentina Quinn, produttrice italiana che vive negli Usa, può vantare un impressionante curriculum e sta lavorando alla preparazione di una serie di eventi di alto livello e relazioni di prestigio. In questo contesto è già previsto, tra l’altro, l’arrivo a Taormina nel 2024 del Better World Fund (presieduto da Manuel Collas De La Roche), con la Perla dello Ionio che entra in un circuito privilegiato con Venezia e Cannes.
Ma la scommessa di De Luca, come detto, va oltre. La novità che ha preso forma in queste settimane e si avvia verso la presentazione del 9 dicembre in Consiglio, comprenderà anche una “nuova vita” per la “Fondazione Mazzullo”, ormai inoperosa e confinata in un limbo totale da diversi anni. Verrebbe così rivisitata e responsabilizzata una realtà che sin qui ha rappresentato un’eterna incompiuta (una delle tante) della città. La prospettiva è quella della creazione di una cabina di regia dedita alla gestione dei beni del Comune, a partire dai palazzi storici e non solo.
Due le punte di diamante su cui, a quanto pare, la casa municipale intende puntare con l’imminente attivazione del nuovo ambizioso contenitore: Palazzo Corvaja e il Palazzo dei Congressi. L’ex sede del parlamento siciliano è ormai pronto per la riapertura dopo le opere di risanamento conservativo. Per il Palacongressi invece De Luca ha disposto la revoca del bando di gara che era stato indetto e poi espletato nella passata legislatura e, mentre la vicenda fa il suo corso nelle aule di tribunale, si va verso una gestione in house del bene, dove sono stati eseguiti interventi per l’agibilità e messa a norma definitiva e riaperto il 10 novembre scorso con apposita cerimonia. E adesso il 2024 potrebbe essere l’anno di un tentativo ancora più ambizioso che potrebbe passare proprio attraverso la costituenda “Taormina in the World & Giuseppe Mazzullo Foundation”: l’idea di De Luca è quella di inserirsi nello scenario per la gestione dei servizi aggiuntivi dei siti archeologici di proprietà della Regione: e qui il sogno non troppo proibito si chiama Teatro Antico.
