TAORMINA – Il culto di Iside, divinità dell’antico Egitto venerata anche in Sicilia durante l’epoca ellenistica-romana, sarà il tema di una conferenza in programma a Taormina martedì 10 settembre, alle ore 18, a Palazzo Ciampoli.
A parlarne, introdotti da Gabriella Tigano, archeologa e direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, saranno Flavia Frisone storica dell’Università del Salento e Giacomo Cavillier egittologo dell’Università del Cairo, che mostreranno come il culto di Iside, partendo dalle rive del Nilo, si sia integrato, trasformandosi nel contesto culturale del Mediterraneo antico.
Al centro dell’incontro la straordinaria importanza del culto di Iside, il cui influsso si estese in tutto il Mediterraneo durante il periodo ellenistico e romano. Divinità dell’antico Egitto, dea protettrice e signora di arti magiche, Iside era considerata un nume capace di ascolto per i suoi devoti: una dimensione empatica e comunicativa che diede al suo culto una rilevanza unica e universale nel mondo ellenistico-romano.

Lo spiega Flavia Frisone: “Prendendo le mosse da un reperto importantissimo segno della dimensione storica e culturale dell’antica Tauromenion, esploreremo una figura divina che espresse appieno il peculiare legame fra il mare e il sacro che fu di tutte le civiltà del Mediterraneo antico”. Mentre il racconto di Giacomo Cavillier parte “Dal culto isiaco nell’ Egitto tolemaico – spiega – per giungere nella Roma imperiale e cristiana. In questo sentiero magico-rituale, si tenterà di delineare importanti aspetti del sincretismo di Iside con divinità femminili del pantheon classico ed ellenistico e di fare emergere la sua dimensione culturale, politica e religiosa nel contesto imperiale romano”.