Secondo i dati elaborati da Italian Hotel Monitor (Ihm), elaborati con Trademark Italia, il terzo trimestre del 2023 ha fatto registrare per l’industria alberghiera italiana, rispetto al 2022, in termini di occupazione camere un +2,7 punti e +10,4% di prezzo medio a camera. E’ il settore del lusso ad avere la crescita più importante tra le diverse tipologie ricettive, tutte sopra ai dati 2022, per average daily rate (+11%) e room only (+0,7 punti); il settore upscale (4 stelle) cresce per prezzo medio (+8,4%) e occupazione (+3 punti percentuale) e il settore midscale (3 stelle) in crescita di +2,7 punti per room only e +11% di prezzo medio camera.
In Sicilia ma più in generale al Sud, Taormina fa la parte del leone, davanti a tutti, ed un ruolo trainante lo ha indiscutibilmente il settore alberghiero, extra-alberghiero e quello complementare. Nella Perla dello Ionio già alla data del 30.09.23 l’incremento delle presenze totali rispetto allo stesso periodo di 9 mesi dell’anno scorso ha raggiunto quota +34%, incremento dovuto sopra tutto a un aumento della clientela straniera, a fronte di un calo della quella italiana. A Taormina il 73% delle presenze annuali nei primi 9 mesi del 2023 è stato registrato nel reparto alberghiero, che così trascina fortemente il comparto vacanziero. Poi il 20% in affittacamere e affitti brevi ed il 7% in esercizi complementari.
In Italia si conferma anche nel terzo trimestre la tendenza positiva del movimento turistico business e leisure internazionale con un trend che ha riguardato poi anche ottobre e si è trascinato sino alla prima decade di novembre.
La buona performance del terzo trimestre 2023 sul piano nazionale consente di superare i numeri pre-Covid del 2019 anche in termini di occupazione camere (+2,3 punti), mentre il prezzo medio a camera, che era già da tempo oltre i livelli pre-pandemici a causa anche della crescita dell’inflazione, ora si attesta al +10,4% rispetto al 2022 e al +27,7% rispetto al 2019.
