HomePoliticaGullotta: "Accanimento della Giunta De Luca contro le espressioni culturali di Taormina"

Gullotta: “Accanimento della Giunta De Luca contro le espressioni culturali di Taormina”

TAORMINA – La capogruppo consiliare dell’opposizione, Francesca Gullotta lancia bordate all’indirizzo dell’Amministrazione De Luca sulla delibera revocata riguardante Palazzo Corvaja.

“Apprendo di un’altra delibera revocata – spiega la prof.ssa Gullotta -. Si tratta della delibera di Giunta n.96 del 4 giugno 2023, relativa all’istituzione del Museo della Città presso Palazzo Corvaja. Taormina non ha infatti un Museo che racconti dalla sua fondazione, nel IV secolo A.C, ad oggi. Serve, come per tutte le città importanti, una struttura fondamentale per la documentazione della nostra memoria storica, dei suoi più vari aspetti culturali, sociali e artistici. Un museo che ci racconti, che conservi e rilanci al nostro interesse e dei turisti gli aspetti più vari di quello che Taormina è stata e, dunque, oggi è”.

“La delibera istituiva il Museo della Città e nel contempo approvava la Convenzione con il Parco Archeologico, che si sarebbe occupato dell’aspetto scientifico dell’esposizione e dell’allestimento e del laboratorio di restauro e del deposito archeologico. Finalmente i nostri reperti archeologici sarebbero stati esposti per raccontare la Taormina classica e poi avrebbe trovato spazio narrativo anche la Taormina medievale e quindi quella moderna e infine contemporanea”.

“Che cosa spinge un’Amministrazione, che dice di volere il bene di Taormina, a privare la nostra città di un’opportunità culturale, frutto della collaborazione tra le Istituzioni? Qual’è l’utilità sociale di un’azione di questo tipo? Ancora una volta si rimane veramente delusi: dopo la revoca del contributo all’Orchestra a plettro, alla banda di Mazzeo, al Piccolo Coro, all’Orchestra Gioviale, dopo l”uscita da Taormina Arte, dopo lo smantellamento dello staff della Biblioteca e dell’ufficio Cultura, adesso é la volta del Museo a Palazzo Corvaja”.

“Signor sindaco – conclude la consigliera Gullotta -, non le sembra un “accanimento” contro le espressioni culturali della nostra Città. Un sindaco preserva l’identità culturale della Città che amministra, non la distrugge, perché la cultura non appartiene a nessuno e non ha nessuna bandiera politica. Guardi le cose per quelle che sono, non a chi aveva firmato le delibere. Anche noi abbiamo fatto così e non abbiamo mai revocato nessuna delibera della precedente Amministrazione”.

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