Le delegazioni di Russia e Ucraina si mettono attorno ad un tavolo e il mondo tiene il fiato sospeso per capire se sarà davvero il momento buono per arrivare alla pace nel conflitto fatto scoppiare da Vladimir Putin. Adesso c’è da capire se la Russia è disposta al cessate al fuoco o se si tratta di uno spot mediatico con la pretesa (irricevibile) di una resa incondizionata da parte degli ucraini. Le prossime ore saranno cruciali.
L’aspettativa è che alle porte ci sia davvero un primo spiraglio nella controversia tra Russia a Ucraina, mentre sul terreno prosegue l’offensiva con esplosioni a Kiev e Kharkiv. Una pioggia di proiettili si è abbattuta per tutta la notte sulla città di Chernihiv, in Ucraina. L’assalto da parte dell’artiglieria russa è iniziato attorno alle 2 di notte. Alcuni razzi avrebbero colpito un asilo, provocando un incendio, oltre che un negozio in un mercato centrale e un condominio residenziale di cinque piani. Non si registrano vittime, il bilancio è di una donna rimasta leggermente ferita. Secondo fonti dell’esercito ucraino la Russia ha rallentato il ritmo dell’offensiva. La capitale Kiev resta al momento sotto controllo ucraino; le attività sono riprese dopo il lungo coprifuoco notturno. Al momento, resta confermato un coprifuoco a partire dalle 10 di sera e fino alle 7 del mattino. Da Kiev arriva anche un nuovo bilancio delle vittime civili: 352 morti, tra i quali 14 bambini. Intanto le parti si incontreranno oggi al confine tra Ucraina e Bielorussia, anche se la via diplomatica è strettissima. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le prossime 24 ore saranno cruciali per il destino del suo Paese.
“Non rinunceremo mai a un millimetro della nostra terra”, avverte il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Layen in cui si è parlato “di decisioni concrete per il rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina, di assistenza macrofinanziaria e dell’adesione all’Ue”. La Bielorussia sarebbe sul punto di unirsi alle truppe russe: non meglio precisate “fonti” dicono che l’entrata in guerra di Minsk potrebbe avvenire “nel giro di ore”.