HomeEuronewsGli agricoltori invadono Bruxelles

Gli agricoltori invadono Bruxelles

I manifestanti, provenienti da diversi Paesi, si sono accampati nella piazza antistante al Parlamento europeo, Place du Luxembourg, dove dalle prime ore della mattina hanno cominciato a protestare, non senza momenti di tensione, tra roghi di fieno e letame, lanci di bottiglie contro gli agenti di polizia e danneggiamento di monumenti pubblici. Le ragioni della protesta sono diverse: la nutrita delegazione italiana, decine di persone con il giubotto giallo di Coldiretti, chiede soprattutto prezzi equi di vendita dei prodotti agricoli. “Un litro di latte ci viene pagato 50 centesimi, ma nei supermercati lo vendono a 1,50”, dice a Euronews un allevatore piemontese. “Nessuna azienda agricola può tirare avanti senza sussidi in queste condizioni”.

I redditi bassi sono un problema comune agli agricoltori di molti Paesi. “Non guadagniamo abbastanza: riceviamo meno del salario minimo, a volte anche meno di mille euro al mese. Quindi la produzione non è sostenibile”, spiega un altro agricoltore belga. “L’Ue deve adottare misure di emergenza a favore degli agricoltori. Un suo connazionale sottolinea la richiesta di ridurre i vincoli ambientali, che gli agricoltori imputano soprattutto alle istituzioni comunitarie. “Ci vengono richiesti sforzi eccessivi: lasciare terreni a riposo e molte altre cose per la natura. Per noi non sarebbe un problema, ma servono compensazioni economiche. Non siamo noi a dover pagare per il Green Deal”.

Anche leader dei 27 Paesi dell’Ue riuniti nel Consiglio europeo hanno discusso la questione delle proteste. Poi alcuni di loro, il belga Alexander De Croo e l’olandese Mark Rutte, insieme alla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, hanno incontrato i rappresentanti di Copa-Cogeca, la principale associazione di agricoltori e cooperative agricole d’Europa. Le proteste degli agricoltori, del resto, sono ormai diventate uno dei temi principali della campagna elettorale in vista delle europee. La Commissione europea sembra incline a considerare le loro istanze: le due ultime misure proposte sono una deroga alle regole agricole per il 2024 e clausole di salvaguardia contro le importazioni alimentari eccessive dall’Ucraina.

Fonte: Euronews Italia
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