HomeUncategorizedGiorgia silura il comandante di Arcore

Giorgia silura il comandante di Arcore

Silvio Berlusconi continua a mettere in imbarazzo la maggioranza tra i desiderata delle favorite di Arcore, le pretese per i ministeri e l’amicizia che non passa mai di moda con Putin. Ma la misura è colma e Giorgia Meloni non ha intenzione di farsi mettere all’angolo del canto del cigno del Cavaliere.

Ieri sera il messaggio della Meloni, che si presta a poche interpretazioni: “Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un Governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo, a costo di non fare il Governo. L’Italia con noi al Governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la Nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale Governo. La prima regola di un Governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato”.

Ne farà le spese il fedelissimo Antonio Tajani che perderà il posto di possibile, anzi probabile, Ministero degli Esteri? Lo vedremo. Di certo Meloni non ha gradito tutto il teatrino di Berlusconi, commediante che non fa più ridere. E meno che mai Meloni intende sorvolare sul passaggio di pessimo gusto in cui il Cavaliere sottolineava un nome pesante che lavora nelle sue tv. Insomma parlava di Andrea Giambruno, il compagno di Giorgia Meloni, da lui definito “l’uomo della Meloni” e “dipendente Mediaset”. Una mancanza di rispetto, insomma, verso un professionista tirato in mezzo ad una discussione in cui non c’entra niente.

E allora la resa dei conti è vicina, Meloni è pronta allo strappo e stavolta per Berlusconi l’avversario non è uno dei soliti fantocci della sinistra, poi spesso sconfitti, ma neanche il pavido Gianfranco Fini. La leader di Fratelli d’Italia vuole giocarsi la sua occasione a Palazzo Chigi. Anche a costo di dare il benservito all’alleato ormai scomodo. Ma soprattutto diventato troppo ingombrante e squalificante agli occhi dell’Europa.

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